Filippo Facci e lo stalking, il giornalista al GdI: “Faccenda politica tra maggioranza e opposizione, io sono solo carne da cannone”

Lo hanno definito “sessista”, “fascista” e adesso anche “stalker”. Il giornalista di Libero Filippo Facci, alla vigilia del suo approdo in Rai, racconta a Il Giornale d’Italia, mentre si trova nel bel mezzo di un trasloco, come sia finito di mezzo ad una diatriba “strumentalizzata a fini politici”.

Dopo la polemica sulla frase del giornalista in un articolo a sua firma sul quotidiano Libero, relativamente alla vicenda giudiziaria che vede coinvolto il figlio del presidente del Senato Ignazio La Russa, è scoppiata la bufera alla vigilia del suo approdo in Rai, con la conduzione del programma “I Facci vostri” su Rai 2.

Filippo Facci, la frase della polemica

La frase incriminata “una ragazza di 22 anni era indubbiamente fatta di cocaina prima di essere fatta anche da Leonardo Apache La Russa” ha scatenato l’ira della sinistra, la quale a gran voce chiede alla vigilanza Rai lo stop sul suo programma.

Sebbene il giornalista non la riscriverebbe, come da lui dichiarato, lo stesso precisa che il soffermarsi su quella che chiama “frasetta”, decontestualizzandola, ha pregiudicato un intero articolo, forse neanche letto completamente.

A poche ore dall’indignazione e dalla richiesta della “testa” di Facci da parte delle opposizioni, arriva l’indiscrezione su una presunta denuncia per stalking mossa nei confronti del giornalista dalla ex moglie.

Ammonimento del questore e non denuncia

In realtà, non si tratta di un avviso di garanzia, ma di un ammonimento da parte del questore: un atto amministrativo dunque e non una denuncia all’autorità giudiziaria.

L’atto amministrativo, in quanto tale, può essere impugnato dinanzi al Tar, ma Facci fa sapere che “è talmente banale che probabilmente non ricorrerà”.

Un atto dovuto quindi, spacciato sui media mainstream per denuncia e quindi accusa di stalking.

Lo sfogo di Facci al GdI

“Questa è ovviamente una faccenda politica tra maggioranza e opposizione, io sono solo carne da cannone” ha commentato Filippo Facci a Il Giornale d’Italia.

“A nessuno importa di me – ha aggiunto – non posso neanche oppormi a quanto sta venendo fuori. L’ammonimento arriva per via di uno scambio di mail tra me e la mia ex moglie, madre dei miei figli. Mail che probabilmente non le sono piaciute. Preciso che l’ho lasciata io nel 2019 per un’altra donna e solitamente chi lascia non fa stalking”.

Per il giornalista, la vicenda è stata politicamente strumentalizzata e lui ci è andato di mezzo: “sono l’ostaggio del giorno” ha detto.

“Una grande carognata e conseguente shitstorm – continua – è da giorni che cercano interviste che non concedo, dove speravano che inciampassi. Adesso si sono soffermati su questa cosa banale, senza importanza, ma loro gliel’hanno comunque data facendola diventare un caso. La Rai faccia come vuole, non ho timori se non un grande dispiacere per come sia stata lesa la mia onorabilità. Tutta la fatica fatta, libri che ho scritto, anni di lavoro… tutto cancellato in un istante con degli appellativi: ‘stalker’, ‘fascista’, ‘sessista’”.

L’ammonimento arriva a seguito di 4 procedimenti mossi dalla ex moglie di Facci. Nella vicenda il giornalista è difeso dall’avvocato Annamaria Bernardini De Pace: “ci tengo a dire che mi difende gratuitamente – precisa – lo fa perché ha stima di me. Ha stima di uno stalker fascista e sessista” conclude amaramente ironico.