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Pusher torturato e ucciso a Lonate Pozzolo: aveva rubato droga e soldi per aprire una sua piazza di spaccio, arrestate 25 persone

24 persone sono finite in carcere, una ai domiciliari e un'altra ancora raggiunta da un divieto di dimora tra Lombardia e Piemonte per le torture inflitte a un 24enne marocchino che aveva rubato droga e soldi per aprire una sua piazza di spaccio

27 Giugno 2023

Pusher torturato e ucciso a Lonate Pozzolo: aveva rubato droga e soldi per aprire una sua piazza di spaccio, arrestate 25 persone

Foto @Polizia di Stato

Torturato fino a farlo morire e abbandonato ai bordi della statale di Malpensa. È il destino toccato a un marocchino di 24 anni, trovato cadavere il 7 maggio del 2022 e per il cui omicidio si è arrivati ad una svolta solo ora, con l’arresto di 25 persone, di cui una ai domiciliari.

Il delitto è maturato in un contesto di criminalità per la spartizione e il controllo delle piazze di spaccio fra Lombardia e Piemonte. Il giovane, che era uno spacciatore, aveva osato sfidare il suo “capo” rubandogli droga e i proventi della vendita della stessa per un valore pari a 30mila euro. Avrebbe voluto aprire una sua piazza di spaccio in zona Laveno Mombello a Varese, vendendo la sostanza e tenendo tutto il ricavato per sé. L’intraprendenza criminale però, gli è costata la vita.

Pusher torturato, attirato nel bosco con una trappola

I due “capi” delle piazze di spaccio del milanese, entrambi marocchini, per i quali il 24enne spacciava, hanno avviato una vera e propria spedizione punitiva nei confronti del giovane, attirandolo in una trappola.

Dopo aver fissato un incontro in un’area boschiva del milanese, il 24enne si è ritrovato accerchiato da 25 persone, tutte connazionali, che hanno dato inizio alle torture. Mentre il ragazzo veniva massacrato, la compagna di uno dei capibanda ha telefonato al padre della vittima che vive in Spagna, chiedendogli di saldare il debito del figlio. A nulla però sono valsi i tentativi di negoziare: il ragazzo è morto nel mentre per le gravi ferite riportate.

Corpo abbandonato sulla statale

Dopo averlo ucciso, il corpo del ragazzo è stato abbandonato lungo la ss336 fra Lonate Pozzolo e Vanzaghello. Lì è stata segnalata poi la presenza di un cadavere ed è intervenuta la polizia che ha avviato le indagini.

Si è trattato di una lunga e meticolosa indagine che si è avvalsa di appostamenti e intercettazioni, portata avanti dagli uomini della squadra mobile della questura di Varese e coordinata dalla Procura di Busto Arsizio.

I gip dei tribunali di Busto Arsizio, Novara e Lodi, su richiesta della Procura di Busto Arsizio hanno firmato 26 misure cautelari: 24 sono finiti in carcere, uno ai domiciliari e un altro ancora è stato raggiunto da un divieto di dimora fra Lombardia e Piemonte, zone nelle quali insistono le piazze di spaccio controllate dal gruppo criminale.

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