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Impagnatiello, madre complice? I dubbi su Sabrina Paulis e le parole del barista sulla richiesta di informazioni di telecamere

Complice o vittima? Sono i dubbi che in queste ore attanagliano i più che seguono il caso, compresi gli investigatori. La madre Sabrina Paulis ed il suo ruolo nella vicenda del delitto di Senago

08 Giugno 2023

Impagnatiello, madre complice? I dubbi su Sabrina Paulis e le parole del barista sulla richiesta di informazioni di telecamere

Sabrina Paulis e Alessandro Impagnatiello, fonte: Facebook @Anima mia

La madre di Alessandro Impagnatiello è complice nell'omicidio di Giulia Tramontano? I dubbi sulla 54enne Sabrina Paulis crescono ed uno degli indizi più forti è rappresentato dalla richiesta di telecamere di videosorveglianza ad un barista, effettuata da madre e figlio vicino l'abitazione della coppia a Senago. Una richiesta che ai più è suonata strana, soprattutto per la presenza sul luogo della donna, che alla trasmissione "La vita in Diretta" si era mostrata sconvolta, chiamando il figlio "mostro".

Impagnatiello, madre complice? I dubbi su Sabrina Paulis

Poche gli elementi emersi sulla madre ma significativi. C'è chi parla di "manipolazione" del figlio Alessandro nei confronti della madre, chi invece sia convinto che la 54enne fosse in qualche modo legata all'omicidio di Giulia e del piccolo Thiago. Madre e figlio si informarono sulle telecamere diversi giorni prima che Impagnatiello accompagnato da felpa e cappuccio a casa dagli agenti venisse incolpato ufficialmente del delitto della fidanzata.

Eravamo ancora nella fase della "scomparsa". Alessandro passava ancora come martire, come colui il quale aveva denunciato il fatto che Giulia si fosse resa irreperibile e la madre controllava compulsivamente gli accessi su WhatsApp della 29enne. Era la sera del fatale delitto, quando Giulia, Alessandro e l'amante doveva incontrarsi tutti e tre per chiarire una volta per tutte. Lui non si presenta e al suo ritorno fa fuori la compagna. La madre di Alessandro venuta a sapere dell'incontro si rende disponibile ad accompagnare Giulia in macchina. E qui sorge il dubbio: aiuto effettivo o depistaggio? Gli investigatori al momento non possono escludere nessuno scenario.

Alessandro Impagnatiello. Le bugie e le false piste

Bugie su bugie. Sono quelle che ha raccontato Impagnatiello in merito all'omicidio di Giulia Tramontano. Il 30enne ha cambiato due versioni sui metodi del delitto: inizialmente aveva riferito ai pm che Giulia si era inferta dei tagli volontariamente, poi che si fosse ferita affettando dei pomodori e solo dopo lui l'avrebbe accoltellata al collo. Ma sono le macchie sulle pareti a far capire che si è trattato di un vero e proprio agguato alle spalle. Alessandro ha colpito Giulia "a freddo" quando quest'ultima meno se lo aspettava. Il barman è "in grado di mentire e di cambiare più volte versione dei fatti" per i pm Letizia Mannella e Alessia Menagazzo che seguono il caso.

Poi c'è un altro racconto distorto e punta alla premeditazione dell'omicidio. Nello zaino in pelle di Impagnatiello sono state trovate due bustine di topicida. Il 30enne si è giustificato affermando che servivano per uccidere alcuni topi che giravano sul posto di lavoro ma la verità è un'altra. Impagnatiello aveva deciso di uccidere Giulia da tempo: lo dimostrano le ricerche sul web dell'uomo ("veleno topi uomo") che per i pm sarebbe potuto essere stato somministrato alla compagna. Ma questo lo chiarirà l'autopsia di venerdì 9 giugno.

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