05 Giugno 2023
Fonte: Imagoeconomica
La nave Sea Eye è stata fermata al suo arrivo ad Ortona per la violazione dei decreti Ong, che prevedono il raggiungimento diretto del porto senza deviazioni. Tuttavia, la nave ha deviato dal percorso prestabilito per intervenire in un'area già sotto il coordinamento della Guardia costiera italiana. La Ong ora solleva lamentele e chiede il sostegno della Germania contro l'Italia, sollevando nuovi dibattiti sulla gestione dell'immigrazione nel Paese.
Gordon Isler, presidente di Sea Eye, ha dichiarato di aspettarsi un intervento del ministero degli Esteri e del governo federale tedesco a sostegno dell'organizzazione. Ha suggerito che la Germania potrebbe gestire direttamente i migranti, la maggior parte dei quali sono migranti economici senza diritto alla protezione internazionale. Tuttavia, invece di assumersi direttamente questa responsabilità, la Germania finanzia le Ong che poi sbarcano i migranti in Italia, lasciando al Paese le conseguenze e senza un intervento concreto da parte dell'Europa.
Le Ong tedesche stanno ribellandosi alla legislazione italiana e rifiutano di sbarcare i migranti nei porti italiani. Tuttavia, è importante inquadrare i loro obblighi nel contesto del diritto internazionale, che non regolamenta l'operato delle navi che cercano attivamente barche in mare e intervengono anche quando non sono in pericolo imminente. Nel caso specifico, l'imbarcazione su cui operava Sea Eye era già sotto l'attenzione dell'IMRCC di Roma, e gli assetti della Guardia costiera italiana erano in arrivo.
Le reazioni politiche alla situazione sono state contrastanti. Mentre la Ong si lamenta e chiede il sostegno della Germania, il Pd avvalla tale comportamento. In una nota, esprimono solidarietà all'equipaggio di Sea Eye e criticano il governo italiano per "criminalizzare e punire chi salva vite". Queste affermazioni ideologiche e le richieste di porre fine al presunto "trattamento vessatorio" delle Ong alimentano ulteriormente la controversia, rafforzando l'idea che le Ong possano violare liberamente le leggi italiane.
La questione dell'immigrazione e del ruolo delle Ong nel Mediterraneo continua a essere un tema dibattuto, con posizioni diverse sulla gestione dei flussi migratori e sull'applicazione delle leggi nazionali e internazionali. Mentre le autorità italiane cercano di far rispettare le norme, le Ong continuano a sollevare questioni sulle responsabilità e i diritti umani. La situazione evidenzia la complessità della questione migratoria e la necessità di una cooperazione internazionale più solida per affrontarla in modo efficace.
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