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Lisa Federico, morta dopo trapianto di midollo osseo. Il padre: "Cartella clinica sparita dal sito web"

La ragazza aveva appena di 17 anni. Era la figlia di un dirigente dell’Istituto Superiore della Sanità e della sovrintendente Margherita Eichberg

15 Settembre 2021

Lisa Federico, morta dopo trapianto di midollo osseo. Il padre: "Cartella clinica è sparita dal sito web"

Lisa Federico con il padre Maurizio

Una ragazza di appena 17 anni è morta dopo un trapianto di midollo osseo non andato a buon fine. I genitori non si sono rassegnati e la battaglia si è spostata negli uffici al ministero della Salute per introdurre un piano B, d’emergenza, da attivare nel caso di intoppi in sala operatoria, "perché la nostra Lisa non sia morta invano". Dopo un anno di battaglie però, come ha riportato Il Corriere, la famiglia ha segnalato che cartella clinica non è più online, è stata tolta.

Lisa Federico, morta dopo trapianto di midollo osseo

Il padre della giovane Elisabetta, per gli amici Lisa, è È Maurizio Federico, responsabile del Centro per la salute globale all’Istituto superiore di sanità (Iss). "Il 14 settembre alle ore 17, perseguitato dai miei fantasmi circa le conseguenze della storia di mia figlia", ha raccontato l'uomo, "ho deciso di andare a verificare sul database dell’ospedale dove Lisa venne ricoverata e trovò la morte, una serie di referti a cui non avevo dato molto peso. Inserite le credenziali di accesso, noto subito qualcosa di anomalo nella schermata 'Cartelle cliniche'. Mi ricordavo, e ne ho traccia in email e file scaricati, che questa sezione comprendeva 4 cartelle, di cui le ultime due erano state caricate per errore in doppia copia identica".

Quindi le cartelle erano tre, e si riferivano al primo ricovero nel giugno 2020, ai successivi accessi in day-hospital (agosto), e al secondo ricovero finalizzato al trapianto che iniziò il 7 ottobre 2020 e si concluse purtroppo con la morte della giovane. È proprio su quest’ultima documentazione che si è puntata l’attenzione del padre e della mamma di Lisa, Margherita Eichberg, sovrintendente per l’area metropolitana di Roma, Viterbo ed Etruria meridionale.

"La terza cartella clinica - ha aggiunto Maurizio Federico - era la più corposa, pari a più di 900 pagine, e riportava tutti i dati clinici e di analisi durante il calvario che Lisa subì fino alla sua morte. Aprendo il database ho ritrovato, e ritrovo tuttora, solo le prime due cartelle cliniche. Non vi è traccia della terza, la più importante".

Non si sa però perché la cartella clinica sia sparita. "Non ho alcun elemento per ipotizzare quando sia stata eliminata dal database del Bambino Gesù. Gli ultimi miei accessi risalgono a prima dell’estate. Noto semplicemente che questa sparizione si associa a recenti servizi giornalistici che non escludevano una nostra azione giudiziaria per fare chiarezza sugli avvenimenti che hanno portato alla morte la povera Lisa".

La replica del Bambino Gesù

La direzione del Bambino Gesù ha però respinto con forza"«qualsiasi allusione". Ai genitori della ragazza, la direzione dell'ospedale ha fatto presente che tutte e tre le cartelle ciniche sono state consegnate, come da richiesta, tra il novembre e il dicembre dello scorso anno. "La consultazione online è un servizio gestito all’esterno, da un’agenzia, e se per qualche motivo non si dovesse trovare un documento, lo si può avere in tempi rapidi, chiamando la direzione sanitaria". 

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