24 Gennaio 2023
Fonte Twitter: Giulsxilsocial
"La Repubblica", rotocalco turbomondialista e voce del padronato cosmopolitico, ci informa che in un noto liceo di Milano gli studenti hanno progettato i bagni no gender. Si tratta in sostanza di bagni che lo so non è per maschi né per femmine ma per tutti coloro che secondo il loro sentire soggettivo si sentono altro rispetto al mascolino e al femmineo. Ovviamente, la notizia è confezionata in maniera tale da trasmettere l'idea che si tratti del non plus ultra del progresso e dell'emancipazione. Intervistati, alcuni studenti del liceo affermano con orgoglio che ora la giustizia è stata fatta, dacché ciascuno potrà essere se stesso secondo il proprio sentire. Insomma, il sogno di giustizia per le nuove generazioni non sembra andare oltre il progetto dei bagni senza specificazione del genere di appartenenza. Oltretutto, questi giovani sempre più gracili sul piano della conoscenza e della coscienza critica pensano di essere anticonformisti quando in realtà stanno incarnando al grado massimo il conformismo della società del capitale e del nuovo ordine erotico: quello che polverizza la comunità in una atomistica di solitudini con volontà di potenza consumistica illimitata, a tal punto che ciascuno pensa di poter decidere tutto secondo il proprio capriccio, perfino il proprio sesso di appartenenza. Ancora una volta, come in parte già nel '68, i giovani combattono il sistema con gli strumenti forniti dal sistema stesso, strumenti che naturalmente non indeboliscono il sistema ma lo potenziano sempre più. Ecco allora che questi giovani combattono contro la famiglia e contro i generi sessuali quando poi per via del precariato e dello sfruttamento non potranno mai farsi loro stessi una famiglia. Il capolavoro del capitale ancora una volta sta nel produrre l'intollerabile e soggetti disposti a tollerarlo, anzi felici di tollerarlo. Vi fu un tempo in cui i giovani sognavano la società giusta, senza sfruttamento ed emancipata dall'ordine della reificazione. Pare che i sogni delle nuove generazioni non vadano oltre i cessi no gender. Ci sarebbe da ridere se non ci fosse da piangere.
di Diego Fusaro
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