02 Novembre 2022
Dalle carte della procura emerge che per la Visibilia Editore, l'azienda fondata da Daniela Santanchè, oggi ministro del turismo si ravvisa "un evidente manifesto stato di insolvenza". Per questo motivo la Procura ha chiesto il fallimento dell'azienda, ma la ministra ha dichiarato di aver venduto le proprie quote.
La notizia emerge dagli atti di un'"inchiesta per bancarotta e falso in bilancio", che ha visto la senatrice di Fratelli d'Italia citata, a quanto si apprende dalla stampa, in un processo civile per "false comunicazioni sociali". Infatti, se da un lato si è aperta l'indagine della procura che ha chiesto il fallimento, dall'altro i soci hanno imbastito una causa civile "per gravi irregolarità nella gestione", da cui sarebbero emerse anche "false comunicazioni sociali".
L'inchiesta è nata dal nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Milano, a causa dell'esposto dei soci di minoranza, che ha evidenziato come i bilanci compresi "tra l'anno 2016 e il 2020" abbiano avuto costanti perdite già "a far data dal 2016".
Negli ultimi 5 anni la società in Borsa è passata da un prezzo per azione da 1,3 a 0,20, con un calo dell'85%.

La Santanchè però ci tiene a precisare che non è indagata è querelerà tutti coloro che, vicini a Visibilia, diranno false parole. Inoltre, il legale di Daniela Santanchè ci tiene a precisare che "non soltanto non è indagata" ma che "non c'è nessun indagato per il caso specifico", poiché il fascicolo è aperto a 'modello 45', quindi senza indagati.
I soci minoritari si sono detti subito pronti a dare battaglia a Daniela Santanchè e dalla denuncia è nata anche una causa civile "per gravi irregolarità nella gestione", da cui sarebbero emerse anche "false comunicazioni sociali" relative ai bilanci almeno dal 2017, con particolare riguardo alle voci "avviamento" e "imposte anticipate". Risulta inoltre che la Santanchè è stata presidente ed Ad della società e maggior azionista dal 2016, fino al gennaio scorso, quando ha ceduto le cariche al suo compagno Dimitri Kunz d'Asburgo Lorena.
L’istanza di liquidazione giudiziale è stata formulata dalla Procura nei giorni scorsi e il tribunale fallimentare ha fissato l'udienza per discuterla per il 30 novembre.
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