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Omicidio Civitanova Marche, la famiglia di Alika: "Aveva un tutor ma non era sorvegliato"

Il salernitano di 32 anni Ferlazzo, affetto da disturbo bipolare, avrebbe avuto un tutore ma non era sorvegliato: il legale della famiglia della vittima si oppone dunque alla richiesta della visita psichiatrica

01 Agosto 2022

Alika Ogorchukwu

fonte: facebook

L’avvocato Roberta Bizzarri che assiste Ferlazzo, il salernitano 32 enne arrestato per omicidio, ha "collaborato, ha chiesto scusa e ha chiarito che non c’è stata alcuna motivazione di tipo razziale". Ed è così che il legale tenta di allegerire la posizione della vittima ed ha chiesto anche una perizia psichiatrica che, in casi come questi, è in effetti una prassi. Ma la famiglia di Alika è in allerta ed il loro legale, Mantella, afferma che "Qualora si adombrasse l’incapacità di intendere e di volere, allora andrebbe chiarito se è stato fatto tutto il possibile per evitare quello che è poi accaduto. Mi chiedo: se la madre che era l’amministratrice di sostengo di Ferlazzo viveva a Salerno, come poteva controllarlo quotidianamente, avendo poi il dovere di riferirne al Tribunale? Bisognerà accertare tutte le responsabilità".

Civitanova intanto non ci sta ad essere etichettata come città omertosa e si mobilita per mostrare in pieno il suo volto solidale. Quando Alika è stato ucciso c'erano 4 persone non tutta la città. E' vero questo, ma è pur vero che nessuno ha nemmeno provato a fermare la furia immotivata di quell'uomo.

E già dopo l'omicidio di Alica un'altra rissa in pieno centro, mentre i baristi pensavano a mettere dentro i tavolini. Il video del tam tam gira in rete. 

Il massacro di Alika è avvenuto dopo che il 32 enne salernitano gli ha sfilato la stampella: Alika era storpio dopo esser stato investito da un'auto fuori casa sua e senza esser stato soccorso, il tutto è avvenuto su Corso Umberto I. Una ragazza moldava di 28 anni ha ripreso tutta la scena e gli inquirenti l'hanno ringraziata per il suo contributo, oltre lei c'erano altre tre persone. Uomini, quanto bastava a salvare la vita di Alika. Due di questi erano anziani, l'altro è un impiegato dell'ufficio dogane, chiamavano aiuto e gridavano "Fermati" a Ferlazzo. Sicuramente, come è avvenuto anche a Milano dinanzi alla stazione, il vero responsabile è lo stato che non garantisce la giusta sicurezza per le strade.

Omicidio Civitanova Marche, la raccolta fondi a sostegno della famiglia di Alika

Il sindaco Fabrizio Ciarapica e tutta la Giunta comunale, ha stanziato un fondo di 15 mila euro a sostegno della famiglia di Alika. Germano Ercoli, imprenditore locale nel settore delle calzature, donerà 10 mila euro, mentre una raccolta fondi che confluisce direttamente sul conto della vedova è stata promossa dall’avvocato Mantella. Sabato prossimo in città ci sarà una nuova manifestazione, primo appuntamento del neonato "Comitato 29 luglio" nato per condannare la violenza e il razzismo. I promotori hanno chiesto al Comune di offrire un lavoro stabile alla vedova di Alika.

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