07 Luglio 2022
Fonte: lapresse.it
Da anni ci martellano come non ci fosse un domani sulla preminenza dell’interesse alla salute sul diritto individuale all’autodeterminazione sanitaria.
In verità, il principio va applicato esattamente al contrario: è preminente il diritto soggettivo sull’interesse pubblico (concetti da primo anno di giurisprudenza!), foss’anche quello di tutti gli oltre 60 milioni di cittadini italiani, così si pronunciò decenni fa il nostro giudice delle leggi, ma tant’è.
Pur di sdoganare le posizione della Scienzah di regime, sono giunti persino a sovvertire i principi dell’ordinamento, nonchè la gerarchia delle fonti: ho sentito con queste orecchie, colleghi e quindi sedicenti operatori del diritto, affermare con convinzione che nella “tal materia” (in merito alle circolari ministeriali) occorre analizzare attentamente le FAQ emesse dal Ministero.
Avranno errato nell’espressione delle ultime due sillabe ?
Ma per quale motivo, torno su un argomento che tutto sommato doveva essere già ampiamente chiarito, almeno nelle nostre intenzioni?
Giacchè, è notizia degli ultimi giorni che in Svizzera e precisamente nel Canton Ticino e pure nella vicina Austria, i medici di famiglia, che consiglieranno l’inoculazione della quarta dose, dovranno sottoscrivere un modulo di assunzione diretta di responsabilità: civile e penale.
Con la mia associazione, Arbitrium, abbiamo rivolto diffide ben circonstanziate ai medici di base, in special modo -ovvero coloro che dovrebbero avere a cuore la salute del paziente, che conoscono e non si limitano a svolgere la professione da “passacarte”, mi si conceda il termine- corredate da modelli di consenso informato, che il medesimo sanitario, nel rispetto del primo principio ippocratico “ NON NOCERE” dovrà compilare e firmare.
“Io, Dott. Mario Rossi, assumendomi la responsabilità civile e penale delle dichiarazioni in questa sede espresse, dichiaro che il qui presente paziente Pinco Pallino, affetto dalle seguenti patologie (oppure) non affetto da alcuna patologia e sottoposto ai seguenti esami pre diagnostici: ...... può essere sottoposto alla somministrazione del c.d. vaccino anti covid19. In fede. Dott. Mario Rossi”.
Un esempio di dichiarazione potrebbe essere quello anzi abbozzato, tenendo sempre ben presente che il farmaco, che siete obbligati a farvi inoculare -per quelle categorie, che purtroppo sono costrette all’inoculazione del siero genico- contrariamente alle intenzioni del legislatore non previene l’infezione da sars cov2, ma solo e forse gli effetti più gravi della malattia covid19.
D’altronde, siamo circondati da vaccinati ammalati o addirittura positivi, con buona pace del povero Kary Mullis, inventore del test PCR, che alla vigilia della morte aveva confessato: “il tampone molecolare non è test diagnostico”, sicchè ...
Il migliore ha la rogna !
Ad maiora
VP
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