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Vaiolo delle scimmie Italia, 3 casi confermati: "Grande attenzione"

Altri due casi allo Spallanzani di Roma

20 Maggio 2022

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fonte: Pixabay

Salgono a 3 i casi di vaiolo delle scimmie in Italia. Questo secondo le analisi compiute a Roma allo Spallanzani di Roma. "Ho appena ricevuto notizia dal Seresmi (Servizio regionale per la sorveglianza delle malattie infettive) che anche gli altri due casi sospetti correlati con il caso zero italiano, sono stati confermati. Pertanto salgono a 3 i casi di vaiolo da scimmie, tutti presi in carico dall’Istituto Spallanzani. Ho aggiornato il ministro Roberto Speranza sull’evoluzione della situazione", dice l'assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato.

Vaiolo delle scimmie Italia 

I due casi sospetti correlati con il "caso zero" italiano di vaiolo delle scimmie sono stati confermati. A darne notizia è l'assessore regionale alla Sanità del Lazio, Alessio D'Amato, che spiega di averne "appena ricevuto notizia dal Servizio regionale per la sorveglianza delle malattie infettive". Pertanto "salgono a 3 i casi di vaiolo delle scimmie, tutti presi in carico dall'Istituto Spallanzani. Ho aggiornato il ministro Speranza sull'evoluzione della situazione". "Non si tratta di una nuova malattia e non deve destare allarme - dichiara Francesco Vaia, direttore generale dell'Istituto Spallanzani, intervistato da Rai Radio1 - È un vaiolo minore. Ha una sintomatologia più lieve del vaiolo tradizionale. Assolutamente no allarme, ma grande attenzione. La buona notizia è che lo abbiamo preso, credo in tempo. Lo abbiamo già sequenziato. Lunedì o martedì lo isoleremo. Da lì potranno partire le classiche prove per vedere se il vaccino attualmente disponibile può essere neutralizzante o meno. La scienza va avanti. All'opinione pubblica: non vi allarmate".  

Vaiolo delle scimmie vaccino

Su chi è già stato vaccinato contro il vaiolo, Vaia ha aggiunto: "Tutte le società di malattie infettive concorrono insieme nel dire che chi è vaccinato non dovrebbe correre nessun rischio. Da qui a dire: vacciniamoci tutti in questo momento, ce ne corre: Piano. Se ci saranno le evidenze e se ci saranno le esigenze saremo i primi a dirlo".

Parlando dei sintomi del vaiolo, infine il direttore generale dell'Istituto Spallanzani ha sottolineato la necessità di osservarsi. "Osserviamo la pelle - ha detto -, se ci dice qualche cosa. Se c'è qualche macchia. Ovviamente c'è febbre, spossatezza. Questi i sintomi più comuni ma non c'è una sintomatologia grave. Sono sereno rispetto al futuro".

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