30 Aprile 2022
Il 9 maggio, Giorno della Vittoria celebrato per il successo sui nazisti, Vladimir Putin potrebbe dichiarare "guerra totale" all'Ucraina durante la parata annuale. Mentre si continua a combattere in territorio ucraino e nel Donbass, l'Indipendent lancia lo scoop. Via dunque il termine arcinoto di "operazione militare speciale" utilizzato in Russia e che da due mesi e passa accompagna il conflitto per esprimersi più liberamente. Macron intanto sente Zelensky: nuove armi all'Ucraina per fronteggiare la guerra.
L'indiscrezione dei media britannici ha un suo perché. Questi ultimi ascoltando funzionari russi e occidentali credono che una dichiarazione di guerra vera e propria permetterebbe al Cremlino di attivare la legge marziale, coinvolgere i suoi alleati in un aiuto militare e proclamare la mobilitazione di massa, richiamando i riservisti. Nei mesi passati si ipotizzava che quella data potesse servire per proclamare addirittura la parola "fine" al conflitto. Ma così non è stato. Le ultime forze di Mariupol stanno cedendo mentre la battaglia nel Donbass è appena iniziata.
Ed è per questo che si fa strada questa ipotesi. Anche Ben Wallace segretario alla difesa del Regno Unito interpellato alla tv britannica Lbc ha riferito che lo "zar" il 9 maggio potrebbe dare il via libera al termine "guerra", dichiarando che "siamo ora in guerra con i nazisti del mondo e abbiamo bisogno di mobilitare in massa il popolo russo".
Lo scontro non smette di cessare anche perchè la Nato impone con forza l'uso di nuove armi. Emmanuel Macron al telefono con Zelensky, oggi sabato 30 aprile ha annunciato ulteriori aiuti per il popolo colpito dalla guerra. Il capo dell'Eliseo nella telefonata durata circa un'ora ha promesso di "rafforzare il sostegno a Kiev sul piano delle forniture di armi difensive e di aiuti umanitari".
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