Cologno Monzese, una 60enne uccisa a coltellate: si teme omicidio in ambito familiare

A Cologno Monzese in provincia di Milano, una donna di 60 anni è stata trovata morta. Maria Begoña, nata in Spagna sarebbe stata uccisa nella notte tra il 21 e il 22 marzo alle 4.30 del mattino. I vicini infatti hanno sentito le urla della donna trovata poi piena di coltellate nel petto e all'addome nella sua camera, in un appartamento in via Bergamo, in provincia di Milano. La donna era in casa con i suoi figli, un giovane di 28 anni e due gemelle di 24 con problemi di salute. Vedova da 15 anni, avrebbe compiuto 61 anni ad agosto. 

Omicidio di Cologno Monzese, si indaga sull'aggressore

Sul posto sono intervenuti i carabinieri su precisa richiesta dei vicini che hanno sentito le grida della 61enne di Cologno. Per i rilievi sono giunti gli uomini del Nucleo Investigativo di Milano e il medico legale, coordinati dalla Procura di Monza. Secondo gli investigatori è possibile che si tratti di un omicidio in ambito familiare. Le indagini in corso vedono il figlio maggiore sotto la lente d'ingrandimento. Il 28enne è addirittura stato ricoverato in ospedale per accertamenti in quanto ha affermato di avere problemi di cuore.

Ma è su di lui che si concentrano, secondo quanto si è appreso, i sospetti degli investigatori dell'Arma. Per ricostruire quanto successo nella notte saranno poi sentite in audizione protetta anche le altre due figlie della vittima, entrambe affette da una lieve disabilità psichica. Gli inquirenti sono al lavoro anche per stabilire se ci siano stati precedenti interventi nell'abitazione per liti o episodi di violenza. I vicini hanno riferito agli investigatori di aver sentito urla violente verso le 4.30 del mattino nell'appartamento della vittima dove si era accesa una lite. "Abbiamo udito la voce di un uomo e poi le grida", hanno riferito.

Il figlio non nuovo a episodi controversi

Come detto l'unico figlio maschio è sospettato della morte della madre. A sostegno della tesi ci sono altri atteggiamenti che fanno pensare ciò. Un vicino ha riferito che nella tarda mattinata di lunedì 22 marzo, aveva bloccato l'auto del postino rifiutandosi di farlo passare. Uno "spettacolo" a cui i condomini della palazzina avevano già assistito un anno prima, con lo stesso protagonista e le stesse dinamiche. Lui dice "perché pensava alla morte del padre". Oltre al ragazzo una volta uscito dall'ospedale, verranno ascoltate anche le due sorelle dal pm.