01 Gennaio 2022
Carcere di San Vittore, 2020 (fonte foto: lapresse.it)
Evasione da film dal carcere di Vercelli: due detenuti albanesi finiti in prigione per rapina e furto con scasso fuggono dalla casa circondariale la notte di capodanno. Entrambi sono stati riconosciuti responsabili di rapine nelle ville del Casallese e Vercellese: la loro pena era in scadenza nel 2029. Il Sindacato autonomo di polizia penitenziaria lo ha reso noto il primo gennaio. I detenuti si sarebbero calati dalla cella e arrampicati sul muro di cinta del carcere. Un complice ha poi lanciato loro delle corde con le quali si sono calati dal muro. Uno di loro è caduto rompendosi il braccio: è stato così catturato dalle forze dell'ordine. L'altro è riuscito a fuggire con il complice. Entrambi sono al momento ricercati.
Il Sindacato autonomo di polizia penitenziaria tramite il suo segretario generale, Donato Capece, ha commentato la vicenda: "Adesso è prioritario catturare l’evaso. Ma la grave vicenda porta alla luce le priorità della sicurezza (spesso trascurate) con cui quotidianamente hanno a che fare le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria di Vercelli". Capece ha aggiunto che già in diverse circostanze il Sindacato "ha rappresentato e manifestato a gran voce la grave carenza di personale di Polizia Penitenziaria in servizio presso l’Istituto di Vercelli e soprattutto l’inadeguatezza del muro di cinta, inagibile da anni." Conclude poi: "Questa di Vercelli è una evasione annunciata, frutto della superficialità con cui sono state trattate e gestite le molte denunce fatte dal Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria sulle condizioni di sicurezza dell'istituto. Se fossero state ascoltate le continue denunce del Sappe, probabilmente tutti gli eventi critici denunciati e questa stessa evasione non sarebbe avvenuta."
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