Pippo Franco green pass falso: sequestrato insieme a altri 8. Ecco cosa rischia
Sequestrati nove green pass falsi tra cui quello dell'attore Pippo Franco
Pippo Franco nei guai: il suo green pass falso sequestrato insieme ad altri 8. Su richiesta della Procura di Roma i carabinieri del Nas hanno proceduto mercoledì 3 novembre al sequestro di nove green pass falsi tra cui quello nella disponibilità dell'attore Pippo Franco.
Pippo Franco green pass fasullo
Il medico di base finito nel registro degli indagati avrebbe indicato di aver somministrato 156 dosi, quando in realtà avrebbe ricevuto soltanto 20 fiale di Pfizer, da cui è possibile inoculare 120 dosi. Gli inquirenti hanno verificato, inoltre, che nella data in cui risultava la somministrazione del siero alcuni indagati si trovavano lontano da Roma mentre altri avrebbero ricevuto la dose in una data successiva a quella indicata sul certificato verde. Tra gli indagati, oltre a Pippo Franco e alcuni suoi familiari, anche un medico legale che avrebbe svolto il ruolo di intermediario tra i pazienti e il medico di base.
Green Pass falsi: cosa rischia chi li ha e chi li rilascia
I certificati sequestrati sono stati disattivati presso il database del ministero della Salute. Ma cosa rischia chi presenta un green pass falso? Dipende. Se un cliente usa un Green pass è falso per entrare in un locale la multa (se non sanzioni più gravi) deve essere cominata a lui e non al gestore del locale (sempre che non siano rilevate precise responsabilità anche da parte dell'esercente). In caso non si accerti la corrispondenza tra il certificato e l'identità del possessore, "la sanzione risulterà applicabile nei confronti del solo avventore, laddove non siano riscontrabili palesi responsabilità anche a carico dell'esercente", precisa la circolare nella quale viene ribadito che il gestore e gli stewart di un locale possono chiedere agli avventori di esibire i documenti per verificare che il Green pass appartenga alla persona che lo esibisce all'ingresso.
Chi utilizza un Green pass falso può incorrere nei reati di Falso e Truffa. Sanzioni non da poco per chi utilizza un certificato falsificato per partecipare ad eventi pubblici, in palestra, al ristorante e in tutti i luoghi ai quali, per accedere, è obbligatorio il Green pass.
Conseguenze analoghe per chi falsifica nome, cognome o data di effettuazione del vaccino/tampone al fine di generare un green pass falso o per alterarlo (magari prolungando la scadenza). In questo caso la persona si rende responsabile di "Falso". In questo caso si può arrivare a rischiare da 1 a 6 anni di carcere.
Per quanto riguarda gli avventori e i gestori dei locali in caso di irregolarità scattano multe che possono andare da 400 a 1000 euro. In caso di violazione reiterata (tre volte in tre giorni diversi) l'esercizio può essere chiuso da 1 a 10 giorni.