Natale 2021, Italia ancora in lockdown

Il Natale del 2021 rischia di essere identico al Natale 2020, con nuovi lockdown, vecchie restrizioni e vecchie limitazioni della libertà. Questo anche a fronte di una campagna vaccinale che è durata un anno, che ha raggiunto più dell'85% della popolazione e a fronte della "salvezza" - come ci era stata spacciato - del Green pass obbligatorio anche per andare al lavoro. Il Governo, che forse un po' ci ha preso gusto in termini di restrizioni e limitazioni, sembra essere preoccupato per la nuova, ennesima variante del Covid: la Delta Plus. A lanciare l’allarme è stato Fabrizio Pregliasco direttore del Galeazzi di Milano e dell’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze (Anpas).

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Tra due mesi, a fine dicembre insieme alla fine dello stato di emergenza, è prevista anche la scadenza delle norme sul green pass e quindi dell’obbligo di esibirlo lì dove oggi è richiesto

Natale 2021 ancora in lockdown in Italia

In un’intervista rilasciata a Il Giorno, Pregliasco ha parlato delle nuove chiusure che ci attendono qualora si alzassero nuovamente i contagi per colpa della variante Delta Plus. "La nuova variante è il 10 per cento più contagiosa della Delta, anche se per fortuna meno pericolosa. In alcuni paesi la cosa sta risalendo e quindi anche noi questo inverno potremmo doverlo mettere in conto, l’arrivo di altre pandemie. Anche in merito alle feste natalizie non bisogna eccedere e a tavola si potrà stare al massimo in 6 o 8", ha detto Pregliasco, paventando appunto l'idea di nuove restrizioni e nuove limitazioni in termini di posti a sedere per Natale 2021.

Anche ad Agorà, il virologo, ha parlato della possibilità di una quarta ondata. Qui infatti ha sottolineato che un colpo di coda è possibile come già avvenuto in passato con le altre e l’inverno.

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Tuttavia, il lockdown potrebbe non andare in scena se non per chi ancora non si sarà vaccinato. In questo senso, dunque, potrebbe proseguire la strategia del ricatto firmata dal Governo Draghi: o ti vaccini o non puoi fare nulla. D'altra parte sarebbe una posizione che trova favorevoli molti virologhi, a cominciare da Matteo Bassetti, primario di Malattie infettive all’ospedale San Martino di Genova. "È evidente che un lockdown per i non vaccinati, nel momento in cui si raggiungesse un livello di saturazione dei posti letto in ospedale, potrebbe essere una soluzione", ha detto, in collegamento a Radio Cusano Campus.