28 Settembre 2021
Laura Ziliani e le figlie
Le figlie di Laura Ziliani e il fidanzato della maggiore, Mirto Milani, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere davanti al gip di Brescia. Sempre più ostacoli nella risoluzione del giallo attorno alla morte dell'ex vigilessa per la quale due delle tre figlie sono indagate. Secondo le ultime ipotesi però, sarebbe il fidanzato della figlia maggiore, Mirto Milani, la vera mente del delitto. Dietro di lui spunta l'ipotesi macabra che anche i genitori del ragazzo fossero coinvolti nel piano per l'omicidio di Laura Ziliani, considerato che si erano trasferiti a casa della donna a pochi giorni dalla sua scomparsa. I tre indagati sono stati interrogati nella mattinata di martedì 28 settembre ma non hanno risposto alle domande del gip.
Ancora niente pace per Laura Ziliani, la donna morta nel bresciano il cui corpo è stato rinvenuto dopo diversi giorni dalla sua scomparsa. Dai tre indagati per il suo omicidio è silenzio stampa e la gip Alessandra Sabatucci non ha ottenuto ulteriori indizi sul caso. Silvia e Paola Zani, due delle figlie di Laura Ziliani, sono state interrogate per prime. Si trovano attualmente all'istituto penitenziario di Verziano, dove sono detenute per l'omicidio della madre. Mirto Milani invece è rinchiuso presso il carcere Canton Mombello, ma anche il 27enne non ha risposto alle domande di Sabatucci, né ha rigettato le accuse.
La strategia dei tre indagati è stata la stessa: silenzio assoluto. Sono stati descritti dal gip di Brescia come in "atteggiamento tranquillo", ma non hanno risposto, non hanno fatto nessuna ammissione e nessuna replica alle accuse. Silenzio davanti ai giudici quindi, i tre indagati non avrebbero nemmeno avanzato particolari richieste da quando si trovano in carcere. L'accusa è di avere stordito Laura Ziliani con dei farmaci (così come confermato dall'esame tossicologico) per poi averla uccisa. L'ipotesi per ora più plausibile è che sia stata soffocata con un cuscino mentre dormiva sotto l'effetto dei farmaci.
Il movente sarebbe una questione di soldi legata al patrimonio di Ziliani, che possedeva diversi immobili. Le due sorelle e il fidanzato Mirto Milani avrebbero architettato l'omicidio per impossessarsi dei beni dell'ex vigilessa, così come sospettato anche da Lucia, l'unica figlia di Ziliani a non essere indagata.
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