09 Luglio 2021
Fonte: lapresse.it
Cresce la variante Delta in Italia e subito l'Iss lancia l'appello: "Rispettare le misure anti-contagio". Alcuni esperti parlano (ancora) di zone rosse nella Penisola. Ma c'è davvero bisogno di tutto questo allarmismo? La campagna vaccinale nel nostro Paese sta procedendo senza intoppi e sono già centinaia di migliaia gli italiani che hanno ricevuto anche la seconda dose di vaccino. Inoltre i dati sugli ospedali, al momento, non sono per nulla preoccupanti. Nessuna Regione supera la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva, dove il tasso di occupazione è intorno al 2%. Scende anche il numero dei ricoverati rispetto alla settimana scorsa.
É di 0,66 l'indice Rt nazionale, secondo quanto rivela la bozza dell'ultimo monitoraggio dell'Istituto Superiore di Sanità e del Ministero della Salute. In aumento anche la circolazione della variante Delta del Covid, motivo per cui, secondo gli scienziati, ora è "necessario continuare a rispettare le misure per evitare un aumento della circolazione virale".
Intanto l'Iss torna a parlare di zone rosse: a rischio moderato 6 Regioni e 2 province autonome, 13 invece a rischio basso. Occhi puntati dunque sulle prime che, secondo la bozza, sono:
Nessuna di queste però supera la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva. In quest'ultima i soggetti ricoverati al momento scendono dai 240 della settimana scorsa ai 187 di oggi. Invece gli italiani ricoverati in ospedale passano da 1.676 a 1.271.
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