21 Aprile 2021
Costi elevati, man mano crescenti, e nessuna responsabilità da parte dell’azienda che li ha prodotti: sono questi i punti cardine del contratto firmato dalla Ue per le forniture di vaccini Pfizer, reso noto dal quotidiano catalano “La Vanguardia”, che ha pubblicato il documento ratificato lo scorso 20 novembre dalla responsabile globale del programma vaccini di Pfizer, Nanette Cocero, e dal Commissario europeo per la salute, Stella Kyriakides.
Il contratto è relativo all’acquisto da parte dell’Europa di 200 milioni di dosi, più un’opzione per altri 100 milioni, e prevede prezzi certo non modici e più più alti rispetti a quelli trapelati nelle scorse settimane: il costo infatti per le prime 100 milioni di dosi era di 17,50 euro a dose, mentre per la fornitura delle successive 100 milioni di dosi scendeva a 13,50 euro. Per la Ue la possibilità di ordinare ulteriori 100 milioni di dosi a 15,50 euro purché la richiesta fosse pervenuta entro tre settimane dall'autorizzazione dell'Ema, giunta lo scorso 21 dicembre: in caso contrario il prezzo sarebbe risalito a 17,50 euro.
Oltre alle cifre a stupire è anche l’esenzione totale da qualsiasi responsabilità di Pfizer. L'unica ipotesi contemplata è quella legata a problemi nella produzione del vaccino: una volta consegnato ai singoli paesi, invece, decade qualsiasi ipotesi di risarcimento neppure per conseguenze avverse non descritti nella scheda tecnica del farmaco.
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