20 Marzo 2021
Il Procuratore capo di Palermo Francesco Lo Voi ha chiesto il rinvio a giudizio dell’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini, accusato di sequestro di persona e rifiuto di atti di ufficio nell’ambito del procedimento per il caso Open Arms. Salvini è accusato di avere trattenuto "illecitamente" 147 migranti a bordo della ong spagnola nell’agosto del 2019. A differenza della Procura di Catania che per il caso Gregoretti chiede il non luogo a procedere, i magistrati di Palermo chiedono per il leader della Lega il processo.
Intanto il leader del Carroccio rilascia le sue prime dichiarazioni: "Sono orgoglioso di aver lavorato per proteggere il mio Paese, rispettando la legge, svegliando l’Europa e salvando vite. Preoccupato? Proprio no". E ancora: "La Procura di Palermo ha chiesto rinvio a giudizio e processo contro di me per sequestro di persona, 15 anni di carcere la pena prevista e - conclude Salvini - se questo deve provocarmi problemi e sofferenze, me ne faccio carico con gioia. Male non fare, paura non avere".
Matteo Salvini rende dichiarazioni spontanee all’aula bunker del carcere Ucciardone di Palermo dove si svolge la nuova udienza preliminare per il caso Open Arms. Il procedimento lo vede accusato per sequestro di persona e rifiuto di atti di ufficio.
“Il mio mandato è stato caratterizzato da risultati in termini di vite umane salvate e di diminuzione del numero di sbarchi”.
"Si inserisce tra i passi di attuazione della linea politica anche l’adozione dei decreti sicurezza, e in particolare del decreto di sicurezza bis, che approvammo al Consiglio dei ministri dell’11 giugno 2019 e che prevedeva il potere di disporre il divieto di ingresso, transito e sosta nel mare territoriale nazionale" avrebbe detto Salvini, a quanto si apprende.
"Sui miei provvedimenti non c’era solo la mia firma ma anche quella di altri ministri come quello dei Trasporti. L’azione del governo era finalizzata a ridurre il traffico esseri umani". Salvini parla anche di "riunioni con Conte, Toninelli e talvolta Di Maio".
La stampa non è stata ammessa all’udienza preliminare. Lo ha deciso il gup Lorenzo Jannelli dopo una breve camera di consiglio.
Il gup ha ammesso i comuni di Palermo e di Barcellona come parti civili. Ammessa anche l’ong di Emergency. Infine il giudice Jannelli ha ammesso la costituzione di parte civile di due naufraghi. Salgono così a 23 le parti civili nel procedimento a carico del leader della Lega accusato di sequestro di persona e rifiuto di atti di ufficio.
La Procura di Palermo, come apprende l’Adnkronos, si è opposta a tutti i documenti prodotti dalla difesa di Salvini in cancelleria il 16 marzo "in quanto relativi ad un periodo antecedente". Ad eccezione delle trascrizioni delle deposizioni rese nell’udienza preliminare per la nave Gregoretti a Catania. La Procura, rappresentata in aula dal Procuratore Francesco Lo Voi, dall’aggiunta Marzia Sabella e dal pm Geri Ferrara, ritiene che nel corso di "tali deposizioni si è comunque introdotto l’argomento di questo processo".
La Procura di Palermo ha inoltre chiesto al gup di produrre la decisione del comitato dell’Onu dei diritti umani del 29 gennaio 2021 con cui l’Italia è stata condannata per "non avere agito tempestivamente in relazione ad un evento Sar verificatosi al di fuori delle acque territoriali italiane".
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