04 Febbraio 2021
Zona gialla (fonte foto Lapresse)
La maggior parte delle Regioni italiane si prepara a trascorrere il weekend in zona gialla: ecco tutte le regole da seguire e le nuove norme emesse dai Comuni per cercare di tenere sotto controllo la movida nelle principali città. Intanto i governatori chiedono ai cittadini responsabilità e coscienza, poiché "zona gialla non significa liberi tutti".
Pur essendo in zona gialla, gli spostamenti tra Regioni diverse sono vietati fino al 15 febbraio. E' possibile invece spostarsi liberamente all'interno della propria Regione, sempre rispettando però il coprifuoco. Vietato muoversi dalle 22 di sera alle 5 di mattina.
Novità per gli spostamenti in auto: tutti i familiari conviventi possono spostarsi a bordo della stesso mezzo. Per le persone non conviventi invece il posto di fianco al guidatore deve essere lasciato libero. I passeggeri possono essere al massimo due, seduti vicino ai finestrini. Rimane obbligatorio l'uso della mascherina per tutti i soggetti non conviventi a bordo della vettura.
Riaprono bar e ristoranti, ma solo fino alle 18. E' possibile dunque pranzare fuori, ma tutti i locali dovranno scrupolosamente rispettare le regole anti contagio. Dalle 18 alle 22 è consentito l'asporto e la consegna a domicilio.
Sono sempre consentiti anche gli spostamenti nelle seconde case all'interno della stessa Regione. Per chi invece ha una seconda casa fuori Regione, dovrà dimostrare di avere l'immobile di proprietà o con un contratto di affitto firmato prima del 14 gennaio 2021, giorno in cui è entrato in vigore il nuovo Dpcm.
Aperti anche alberghi, hotel e altre strutture ricettive. All'interno di essi bar e ristoranti rimangono a disposizione dei clienti che vi alloggiano.
Aprono i centri commerciali, ma solo nei giorni feriali. In quelli festivi e prefestivi dovranno chiudere tutti i negozi in essi presenti, per evitare assembramenti nel weekend. Fanno eccezione farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, di prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi, edicole e librerie.
Intanto, in vista del prossimo fine settimana, i Comuni si preparano a nuove ordinanze, in particolare quelle anti-movida. Saranno intensificati a Milano i controlli, come previsto dal comitato per l'ordine e la sicurezza che si è tenuto in Prefettura. La decisione del Prefetto, Renato Saccone è stata quella di intensificare i controlli nei luoghi della movida milanese, con pattuglie che verificheranno orari di chiusura dei locali, capienza interna di bar e ristoranti e rigoroso rispetto delle norme anti-assembramento. Sotto particolare osservazione ci sono Navigli, corso Como e corso Garibaldi.
Controlli intensificati anche a Firenze, dove si presterà particolare attenzione al centro storico. Lo ha annunciato il sindaco Dario Nardella. "Dopo uno scambio di opinioni con il prefetto e il questore - ha detto il primo cittadino fiorentino - abbiamo deciso di predisporre un'ordinanza che preveda il divieto di stazionamento nelle aree che nell'ultimo weekend sono risultate essere quelle più critiche". L'ordinanza infatti riguarderà l'area che racchiude piazza e mercato di Sant'Ambrogio, borgo la Croce, piazza Ghiberti e piazza dei Ciompi e sarà in vigore venerdì e sabato sera.
Il Comune di Roma invece ha previsto limitazioni a Piazza del Popolo, al fine di rendere più fluido il transito delle persone ed evitare stazionamenti. Ci saranno anche controlli al Pincio, con pattuglie a cavallo di polizia e carabinieri. Lo ha stabilito il comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal prefetto Matteo Piantedosi.
Per quanto riguarda la Campania - e in particolare Napoli - è prevista un'ulteriore stretta richiesta dal governatore Vincenzo De Luca. "Gli assembramenti che abbiamo avuto questo fine settimana sono da irresponsabili bisogna dirlo con chiarezza, - ha commentato il presidente della Regione - Non è che la sera andiamo nell'area dei baretti e facciamo quello che vogliamo, non è possibile". "Centinaia di persone senza mascherina - ha incalzato ancora - ma stiamo scherzando? Allora dobbiamo sapere che il problema lo risolviamo quando avremo terminato la campagna di vaccinazione. Più ci sono restrizioni, più dobbiamo essere previdenti e responsabili" ha concluso De Luca.
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