28 Gennaio 2021
Continua la campagna di vaccinazione, cominciata a metà dicembre, e dagli Stati Uniti arriva un primo monitoraggio sulla sicurezza dei vaccini, e farebbe ben sperare. Come fanno sapere da Cdc (Centers for Disease Control) di Atlanta, la più importante agenzia di controllo sulla sanità pubblica nel Paese, sono rarissimi infatti i casi di grave reazione allergica e non ci sono evidenze di decessi nelle case di cure collegati alle vaccinazione. Gli effetti collaterali più comuni segnalati al governo federale sono dolenza, stanchezza e mal di testa.
Secondo gli studi sui dati fin ora monitorati, fino al 18 gennaio al database federale sulla sicurezza dei vaccini erano arrivate 71 segnalazioni di grave reazione allergica (50 tra persone che avevano ricevuto il Pfizer/BioNTech e 21 tra quelle che avevano ricevuto una dose di Moderna): il che -su un totale di circa 17,5 milioni di dosi di entrambi i vaccini somministrate al 18 gennaio- evidenzia una percentuali di crisi anafilattica di cinque casi per milione di dosi somministrate per il vaccino Pfizer e 2,8 per milione di dosi per il vaccino Moderna. Non preoccuperebbe il dato sui decessi riportati dopo la vaccinazione (196, tutti di persone con più di 65 anni, due terzi delle quali ricoverati in strutture di assistenza a lungo termine), si è trattato sempre di persone che erano da tempo malate o già in strutture per malati terminali.
I dati sono stati illustrati nel corso di una riunione del comitato consultivo dell'agenzia, da Tom Shimabukuro, componente del team sicurezza vaccini presso i Cdc, che ha assicurato: "Nel complesso, i profili di sicurezza dei vaccini Covid-19 sono rassicuranti e coerenti con quelli osservati negli studi clinici di pre-autorizzazione".
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