14 Gennaio 2021
I Carabinieri e i Nas hanno sequestrato 437 confezioni cinesi illegali per il trattamento dei sintomi influenzali presso cinque esercizi commerciali nel centro di Roma e a Prato; tra questi farmaci, 88 scatole, pari a oltre 2.000 pillole, erano vendute sottobanco per la cura dei sintomi da Covid-19. Le confezioni erano prive dell'autorizzazione all'immissione in commercio e di indicazioni in lingua italiana. Il sequestro ha avuto luogo tra supermarket ed erboristerie, gestiti da cittadini asiatici. L'operazione è stata supportata dal Nucleo Carabinieri dell'Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) e il Nas di Firenze, in collaborazione con la Polizia Locale di Prato, nell'ambito di una attività di monitoraggio sulla presenza di farmaci clandestini per la cura del Covid-19. L'intervento, volto a tutelare il rispetto della salute pubblica, ha permesso di bloccare la vendita di farmaci prodotti con modalità non note e non sottoposti ad alcuna verifica da parte delle competenti Autorità regolatorie nazionali (Aifa) ed europee (Ema) riguardo alla loro efficacia e sui possibili effetti collaterali.
I titolari di quattro attività, quattro a Roma e una a Prato, sono stati segnalati alle rispettive Procure della Repubblica poiché ritenuti responsabili dell'esercizio abusivo della professione sanitaria di farmacista, in assenza del previsto titolo abilitativo, nonché per aver avviato un'attività di vendita all'ingrosso di medicinali senza la prescritta autorizzazione Regionale.
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