14 Gennaio 2021
Luis Suarez (fonte foto Lapresse)
Non bastava la crisi di Governo ora si torna a parlare dell'operato di un altro ministro, Paola De Micheli, in questo caso relativo all'esame farsa di Luis Suarez e alla trattativa per il giocatore e la Juventus. Sono emersi nuovi dettagli del verbale dell'interrogatorio di Fabio Paratici, chief football officer della Juventus, alla Procura di Perugia, che una volta trovato l'accordo con il giocatore avrebbe stoppato tutto dopo aver verificato l'impossibilità di avere la cittadinanza in tempo. Negli atti anche i messaggi relativi al caso tra la ministra De Micheli e il capo di gabinetto del ministero dell’Interno: "C’è un contatto per accelerare?".
La Procura continua a indagare sulla fuga di notizie e sulle modalità attraverso cui il club bianconero sia venuto a conoscenza dell'inchiesta. Fabio Paratici, indagato per la vicenda Suarez, nell'interrogatorio davanti al procuratore capo di Perugia Raffaele Cantone, e ai pm, ha dichiarato che la società bianconera aveva trovato l'accordo sull'ingaggio dell'uruguaiano il 30 agosto, come riportato da "La Nazione" con un contratto da 7.5 milioni di euro a stagione più bonus. Dopo poco però, dopo una ricerca sullo status comunitario di Suarez, Paratici scoprì la mancanza del passaporto europeo, che scatenò la ricerca ai documenti, da ottenere attraverso l'esame. Ai pm però il dirigente della Juventus ha spiegato che sarebbe stato impossibile ottenere la certificazione linguistica necessaria in tempo per le scadenze della nuova stagione, per questa ragione la società abbandonò la trattativa Suarez, finito poi all'Atletico Madrid. Proprio il dirigente della Juventus è stato indagato nella vicenda per "false dichiarazioni". Nel verbale infatti si spiega che lo Chief Football Officer bianconero, escluse di avere avuto contatti con i Ministeri, parole smentite poi dalla ministra delle infrastrutture, Paola De Micheli che riferì di aver ricevuto in merito alla vicenda, una telefonata proprio da Paratici suo "amico d'infanzia.
Negli atti nel caso Suarez sono presenti infatti i messaggi Whatsapp tra la ministra De Micheli e il capo di gabinetto del Viminale, Bruno Frattasi, con la chiara richiesta dell'esponente di Governo: "La Juventus mi chiede notizie di questa richiesta di cittadinanza. Mi aiuteresti?". Una fitta conversazione via messaggi che porta il funzionario a confermare il rifiuto dell' istanza per mancanza del requisito della conoscenza della lingua italiana dal consolato di Barcellona. La ministra avrebbe continuato nella richiesta: "Trattasi di un giocatore che la Juve vuole comprare. Non ha fatto l’esame perché sta da 11 anni in Europa. Mi consigli di mettere in contatto la Juve con un tuo dirigente per accelerare????". Richieste che si sarebbero concluse qui secondo Paola De Micheli che ha dichiarato di non aver avuto più altri contatti per il caso Suarez: "Non ho più avuto alcun riscontro, né dal ministero, né da Paratici. Con lui mi sono sentita diverse volte, ma non mi ha fatto più alcun cenno alla vicenda Suarez".
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