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Papa Francesco: 'Non spegnere mai la speranza, ma senza fingere che tutto va bene'

Il messaggio di Papa Bergoglio nel giorno dell'Epifania: al centro la speranza.

06 Gennaio 2021

Papa Francesco: 'Non spegnere mai la speranza, ma senza fingere che tutto va bene'

Papa Francesco (fonte foto Lapresse)

E' un messaggio di vita quello pronunciato oggi da Papa Francesco, celebrando la messa nella solennità liturgica dell'Epifania nella basilica di San Pietro in Vaticano. Al centro del suo discorso la speranza.

Papa Francesco: 'Non spegnere mai speranza, ma senza fingere che tutto va bene'

Avere speranza nella risoluzione dei problemi che ci angosciano, non vuol dire fingere che quei problemi non esistano. Non vuol dire fingere che vada tutto bene. Significa che le difficoltà non vanno poste al centro della nostra vita. La nostra esistenza non può restare prigioniera delle nostre ansie e preoccupazioni. E' questo il messaggio lanciato da Papa Francesco che ha invitato tutti "a mettere da parte stanchezza e lamentele, a uscire dalle strettoie di una visione angusta, a liberarsi dalla dittatura del proprio io, sempre incline a ripiegarsi su se stesso e sulle proprie preoccupazioni. A non lasciarsi cioè imprigionare dai fantasmi interiori che spengono la speranza e non fare dei problemi e delle difficoltà il centro della propria esistenza".

Ma tutto ciò "non vuol dire negare la realtà, fingendo o illudendosi che tutto vada bene. Si tratta invece - ha spiegato Papa Bergoglio - di guardare in modo nuovo i problemi e le angosce, sapendo che il Signore conosce le nostre situazioni difficili, ascolta attentamente le nostre invocazioni e non è indifferente alle lacrime che versiamo".

"Quando fissiamo l’attenzione esclusivamente sui problemi, rifiutando di alzare gli occhi a Dio - ha osservato Papa Francesco - la paura invade il cuore e lo disorienta, dando luogo alla rabbia, allo smarrimento, all’angoscia, alla depressione". In queste condizioni, "è difficile adorare il Signore" e se si verifica ciò, "bisogna avere il coraggio di rompere il cerchio delle nostre conclusioni scontate, sapendo che la realtà è più grande dei nostri pensieri".

"Adorare il Signore non è facile - ha aggiunto il Pontefice - non è un fatto immediato: esige una certa maturità spirituale, essendo il punto d’arrivo di un cammino interiore, a volte lungo. Non è spontaneo in noi l’atteggiamento di adorare Dio. L’essere umano ha bisogno, sì, di adorare, ma rischia di sbagliare obiettivo".

"Se non adora Dio - avverte Bergoglio - adorerà degli idoli e invece che credente diventerà idolatra. Nella nostra epoca è particolarmente necessario che, sia singolarmente che comunitariamente, dedichiamo più tempo all’adorazione, imparando sempre meglio a contemplare il Signore".

"La luce di Dio è potente - spiega Papa Francesco - si tratta di accoglierla".

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