27 Agosto 2025
Ricorrono oggi i cent’anni dalla nascita di Leopoldo Pirelli (1925-2007), “l’imprenditore gentiluomo” che ha guidato il Gruppo Pirelli per oltre trent’anni, contribuendo in modo decisivo allo sviluppo dell’impresa di famiglia e, più in generale, alla trasformazione economica, sociale e culturale del Paese.
Nato il 27 agosto 1925 a Velate – in provincia di Varese – e laureato in ingegneria al Politecnico di Milano, Leopoldo Pirelli è avviato all’impresa di famiglia attraverso un rigoroso apprendistato, dopo il quale viene gradualmente coinvolto nella conduzione dell’azienda. Nel Dopoguerra, a fianco del padre Alberto, dà il via alla costruzione del Grattacielo Pirelli, il progetto visionario di Gio Ponti, nel quale vede non solo un quartier generale adeguato all’eccellenza del Gruppo, ma la dimostrazione che l’impresa è anche innovazione, bellezza e cultura. Nel 1965 assume la carica di Presidente: è l’inizio di una nuova era per Pirelli. Con rigore e senso del dovere, l’ingegner Leopoldo segna positivamente il corso della storia economica italiana, tra sfide e grandi cambiamenti, come testimoniato dall’elaborazione del “Rapporto Pirelli” per la riforma di Confindustria e dalla ricerca di migliori relazioni industriali con il pacchetto di proposte soprannominato poi “decretone”, con il quale cerca di anticipare le richieste dei lavoratori. Si ricorda inoltre il Progetto Bicocca, uno dei più imponenti piani di trasformazione urbanistica realizzati nel territorio milanese, fortemente voluto da Leopoldo Pirelli con l’intenzione di connettere l’area aziendale con la città. Convinto che fare impresa significasse prima di tutto assumersi un dovere verso chi lavora e verso il mondo che ci circonda, in occasione del conferimento nel 1986 della medaglia di Socio onorario del Collegio degli Ingegneri di Milano, condivide le “Dieci regole del buon imprenditore”, eredità di pensiero di un uomo attento alle persone e ai valori: un modello che rimane ancora oggi un riferimento imprescindibile.
Nel centenario della nascita, Fondazione Pirelli ricorda la figura di Leopoldo Pirelli esponendo nell’Archivio Storico una serie di approfondimenti volti a restituire la ricchezza del suo pensiero e il ruolo svolto nello sviluppo della cultura d’impresa della “P lunga”. Fotografie storiche – come quella che lo vede ritratto sul “Pirellone” in costruzione – e articoli dedicati alla sua figura umana e professionale e al suo contributo al fenomeno letterario della Rivista Pirelli saranno raccolti e pubblicati sul sito della Fondazione. A completare il racconto, una rubrica social, articolata in più appuntamenti, dal titolo “Leopoldo Pirelli. Valori e passioni di un uomo d’impresa”, come recita il titolo del volume a lui dedicato ed edito da Archinto nel 2012. Un ruolo centrale in questo percorso è affidato proprio all’Archivio Storico Pirelli, che conserva anche l’archivio personale dell’imprenditore (accanto a quello del padre Alberto): documenti e testimonianze che sono oggetto di un continuo lavoro di cura e valorizzazione e si confermano come autentica espressione della sua idea di impresa come luogo di dialogo e crescita condivisa.
Con questo programma, Fondazione Pirelli intende ricordare non solo l’imprenditore, ma l’uomo che ha saputo coniugare innovazione e responsabilità, facendo dell’industria un pilastro civile e lasciando un segno duraturo nella storia economica e sociale italiana.
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