L’italiano Simone Giorgi è il migliore “hotelier” del mondo per Virtuoso, il global network dei viaggi di lusso

Sono passati solo pochi mesi da quando il Park Hyatt di Milano ha festeggiato i 20 anni dalla sua apertura con un mega party di cui ha parlato tutta la città; una serata in cui il direttore Simone Giorgi era lì, impeccabile come sempre, nella sua eleganza mai banale, ad accogliere tutti gli ospiti sempre con lo stesso entusiasmo e lo stesso calore. Che fosse la super top model Bianca Balti, una personalità del corpo diplomatico o un cliente abituale, Giorgi era là attento a rendere la serata speciale a ciascuno degli oltre cinquecento invitati. Si perchè lui è davvero maestro dell'arte di accogliere; quell'ospitalità in cui noi italiani abbiamo senza dubbio una marcia in più.

Evidentemente quell’energia, quel carisma e quella determinazione insieme ad un abbondante dose di umiltà di Giorgi sono stati percepiti anche qualche giorno fa a Las Vegas ai Virtuoso Global Awards 2024 durante la 36esima edizione della Virtuoso Travel Week, dove una giuria composta dalle migliori agenzie di viaggio, consulenti e partner della rete internazionale  hanno insignito Simone Giorgi del titolo di “hotelier of year”.

Hotelier of the Year premia un direttore d'albergo di lunga esperienza con una leadership e una visione impareggiabili, una passione costante per il settore, un impegno continuo nella rete di consulenti di viaggio Virtuoso e un'attenta valorizzazione del servizio e dei dettagli per i quali Giorgi ha un’ossessione quasi maniacale.

Virtuoso è la principale rete globale di agenzie di viaggio specializzate in viaggi di lusso ed esperienziali e offre alla sua clientela di alto livello servizi esclusivi ed esperienze rare. Il fatturato annuo di 35 miliardi di dollari fa di Virtuoso una potenza nel settore dei viaggi di lusso.

E’ davvero un periodo d’oro per il Park Hyatt di Milano che Giorgi dirige dal 2018; dall’inaugurazione delle nuove e spettacolari suite, alla partnership con la Fondazione di Andrea Bocelli, senza dimenticare il ristorante Pellico 3 guidato dallo chef Guido Paternollo che si conferma una degli indirizzi di fine dining più promettenti della città.