31 Luglio 2024
Il business dei ready to drink - cocktail e bevande pronte, premiscelate e pronte per l'uso, a basso o zero alcol - cresce in Italia sull'onda lunga della tendenza che in Usa ha già travolto la geografia del consumo legato al tempo libero. Non è un caso, dunque, che un marchio storico del buon bere italiano lanci una nuova etichetta che attualizza una storia fatta di design, gusto e capacità di mercato: Contratto, azienda nata a Canelli nel 1867 e oggi di proprietà di Giorgio Rivetti, in sinergia con Luca Gargano (Velier) e Paolo Dalla Mora (Gin Engine, Vermouth & Bitter Strucchi e Sgrappa), dà vita a Contrattino, un aperitivo pronto a basso contenuto di alcol (5,5°) e in linea con la tradizione della casa e della mixology mainstream italiana. Testimonial di questa operazione studiata al millimetro - dal design della bottiglietta in stile Art Deco-Modernista fino alla distribuzione e alla immagine che fa l'occhietto al fascino retrò attualizzandone il carattere - è il faccione di uno chef sulla cresta dell'onda e assolutamente mainstream anche lui come il nuovo aperitivo: Antonino Cannavacciolo - simpatia campana e tono piemontese acquisito - che garantisce le penetrazione nell'immaginario di massa con il suo look ammiccante. Ecco così che anche gli chef con più appeal mediatico fiutano il business e dopo le patatine o le acque minerali si buttano sui drink premiscelati. La nuova etichetta strizza l'occhio alla tradizione dell'aperitivo piemontese: ingredienti biologici, bassa gradazione alcolica e gusto floreale con una nota rinfrescante che gioca con la sensazione di dolcezza iniziale ...
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