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Becycle, dal 26 al 28 giugno alla Stazione Leopolda a Firenze l’evento organizzato da Pitti Immagine in occasione del Tour de France

Becycle celebra la bicicletta alla Stazione Leopolda di Firenze. Per l’occasione il comitato scientifico per la parte cicloturismo e destinazioni è stato affidato a Toscana Promozione Turistica.

26 Giugno 2024

Becycle

Becycle

Becycle, dal 26 al 28 giugno alla Stazione Leopolda a Firenze è organizzato in coincidenza con il Grand Départ del Tour de France previsto a Firenze il 29 giugno. Becycle è dedicato al mondo delle biciclette, del cicloturismo e dello stile di vita legato alla bici. Ci saranno anche le Regioni interessate dalle tappe italiane del Tour e gli Enti vocati al cicloturismo, al turismo sostenibile e a quello attivo, tutti settori in cui la Toscana è leader. In occasione dell’apertura, si è tenuto un panel dal titolo ‘Destinazione: Toscana’, al quale sono intervenuti l’assessore a economia e turismo Leonardo Marras e quello a mobilità e trasporti Stefano Baccelli. Insieme a loro il direttore di Toscana Promozione Turistica Francesco Tapinassi e la responsabile comunicazione promozione turistica di Fondazione Sistema Toscana Costanza Giovannini. “Ci apprestiamo a vivere un momento unico con la partenza del Tour de France – ha commentato il presidente Eugenio Giani, che pur non partecipando all’incontro ha voluto esprimere il proprio apprezzamento per l’impegno della Toscana nello sviluppo e promozione del cicloturismo - . Per la bicicletta, e per tutto quello che ad essa ruota intorno, abbiamo investito e continueremo ad investire risorse ed energie importanti. Con un’offerta che mette al centro la sostenibilità, il turismo slow e una ricchezza culturale quasi unica”. “Il bike – ha spiegato Leonardo Marras - è uno dei principali attrattori dell’offerta turistica della regione che, infatti, è stata la prima a dotarsi di un Atlante degli itinerari cicloturistici: uno strumento digitale in continuo aggiornamento che facilita l'organizzazione del viaggio. Con oltre 15.000 km di percorsi, la guida offre anche informazioni su strutture e proposte di vacanze a tema, risorsa essenziale per pianificare un tour in bicicletta attraverso il portale web dedicato www.visittuscany.com/it/interessi/in-bicicletta/, che include descrizioni dettagliate, mappe interattive, profili altimetrici e indicazioni utili. Una grande mappa della Toscana ciclabile che si arricchisce costantemente, con l’aggiunta da parte degli Ambiti di nuovi itinerari. Insieme all’atlante dei cammini nasce per potenziare la proposta toscana per il turismo sostenibile, a cui lavoriamo con particolare attenzione già da tempo”. “E’ una priorità di governo della Regione incentivare la mobilità ciclabile – ha detto Stefano Baccelli - investendo su itinerari ciclopedonali che hanno valore europeo, sia per l’incredibile bellezza e varietà dei territori e delle città d’arte attraversate, sia per la loro estensione. Da un lato c’è la ciclovia tirrenica, che segue tutta la costa toscana dal confine con la Liguria fino a quello con il Lazio, toccando cinque province e tre parchi naturali. Dall’altro c’è la ciclovia dell’Arno, che dalla provincia di Arezzo arriva a Firenze e poi prosegue verso Pisa”. E, a testimonianza del valore e della qualità del cicloturismo in Toscana, l’assessore ha ricordato che “nel 2023 la Regione Toscana, con la Ciclopedonale Puccini fra tra Lucca e la Versilia, ha vinto l’ottava edizione dell’Oscar Italiano del Cicloturimo. Il che dimostra – ha concluso - l’impegno della Regione nella valorizzazione della mobilità dolce”. La proposta di panel di approfondimento di Becycle è molto ricca e suddivisa in due aree talk. La prima è dedicata a cicloturismo e destinazioni con argomenti di grande attualità. Tra questi, l’European Cycling Declaration, L'enoturismo in bicicletta, le Smart bike destination, La mobilità sostenibile come attrattore turistico, il Cicloturismo e il ciclismo al femminile, tutti proposti dalle regioni e altri soggetti istituzionali presenti a Becycle tra cui Toscana Promozione Turistica, Regione Toscana, Gran Canaria, Regione Basilicata, Regione Emilia-Romagna, Regione Piemonte – Langhe Monferrato Roero, Regione Veneto, Valtellina, Varese.  La seconda area talk sarà dedicata ai brand del made in Italy e ai campioni di oggi e di ieri: da Vincenzo Nibali a Paolo Bettini e Maurizio Fondriest. Sono due i panel curati direttamente da Toscana Promozione Turistica e moderati da Clara Svanera, responsabile relazioni internazionali e turismo femminile per l’Agenzia regionale. Nel pomeriggio del 26 previsto (ore 15.00) quello dal titolo “Smart bike destination” con Marcelo Rebanda (Portogallo), Barbara Minczewa (Polonia), Alexandre Bezardin (vice direttore Atout France) e Miruna A. Calin (Vias Verdes Spagna). La mattina del 27 (ore 11.00) il focus su “Douce France” con Isabelle Scipion (Comitato Regionale per il Turismo Centre Val de Loire), Helene Haubois (Comitato Regionale per il Turismo Loira Atlantica), Francesco Tapinassi (Direttore Toscana Promozione Turistica), Barbara Lovato e Alexandre Bezardin. Infine, nel pomeriggio del 28 (ore 17.00) il panel “Cicloturismo e ciclismo al femminile” con la presenza di Francesco Tapinassi (Direttore Toscana Promozione Turistica), Clara Svanera (giornalista, coordinatrice turismo femminile Toscana Promozione Turistica), Dalia Muccioli (ex pro, guida turistica e ambassador), Anja Roggo (100% Women Cycling) e Ester Tamasi (Visit Malta). Modera Silvia Livoni. In occasione di Becycle è stata esposta alla Stazione Leopolda la storica maglia gialla del Tour de France indossata da Gino Bartali nel 1948. Infatti dal dal 26 al 28 giugno sarà possibile ammirare le maglie donate dal grande ciclista fiorentino alla chiesa di Santa Petronilla di Siena nello spazio “Casa Eroica”, all’interno di Becycle. I cimeli restaurati dal centro di restauro tessile di Opera Laboratori, nell’ambito di un progetto condiviso con l’Arcidiocesi di Siena - Colle di Val d’Elsa - Montalcino, saranno protagonisti assoluti dello spazio dedicato all’Eroica, la manifestazione di cicloturismo che richiama appassionati da ogni angolo del mondo. Sono tre le maglie iconiche indossate da Gino Bartali e rivivere attraverso visori di realtà aumentata l’ultima edizione dell’Eroica. Uno spazio “Casa Eroica” sorgerà nel cuore di Firenze così come fa parte da qualche mese del percorso espositivo di “Chianti Origo”, il nuovo Polo della cultura sorto negli spazi delle ex Cantine Ricasoli di Gaiole in Chianti. Tra spazi espositivi, multimediali e interattivi è possibile scoprire la nascita, l’evoluzione e l’affermazione formale di vero e proprio network di eventi, capace di coinvolgere decine di migliaia di appassionati in tutto il mondo, e muoversi tra tutti quei corredi, oggettistiche e complementi che rendono l’Eroica un marchio unico nel panorama sportivo. Ad impreziosire il tutto, anche alla Leopolda, i prodotti ufficiali dell’Eroica che rievocano il fascino del ciclismo di un tempo in sella a bici d’epoca lungo le strade bianche del Chianti. Protagonisti assoluti dello spazio allestito da Opera Laboratori saranno senz’altro i cimeli di Gino Bartali concessi in prestito dall’Arcidiocesi di Siena - Colle di Val d’Elsa - Montalcino. Si tratta di due maglie che il grande ciclista fiorentino ha indossato in un arco temporale di 14 anni: una maglia gialla da lui indossata nel 1938, anno in cui vinse il suo primo Tour de France; un’altra maglia gialla del 1948, anno della sua seconda vittoria nella Grande Boucle, nei giorni dell’attentato a Palmiro Togliatti. Bartali aveva donato queste maglie - insieme a quella con cui divenne campione d'Italia nel 1952 - a don Bruno Franci, all’epoca parroco della chiesa di Santa Petronilla a Siena, con il quale aveva instaurato una salda amicizia. I due si conobbero per la festa dell’Assunta del 1935 a Vallombrosa e da quel giorno tra di loro ci fu una fitta trama di rapporti. Nel luglio 1937 il sacerdote senese accorse a Marsiglia al capezzale del campione costretto al ritiro nel suo primo Tour de France. L’anno seguente, quando Bartali vinse il Tour de France, il campione donò al sacerdote una delle undici maglie gialle indossate nel suo primo trionfo. Bartali si recava spesso a Siena a trovare l’amico sacerdote e a pregare nella sua chiesa. Vi si recò anche nel giugno del 1948 prima di partire per Parigi, promettendo di regalare all’amico un’altra maglia gialla in caso di successo finale. E così fece: Bartali tornò nella città del Palio lunedì 9 agosto per esaudire la promessa, regalando a don Bruno Franci la maglia indossata nella tappa conclusiva della manifestazione, la Roubaix-Parigi. Le maglie erano conservate nella chiesa di Santa Petronilla dove, con il trascorrere dei decenni, hanno inevitabilmente mostrato i segni del tempo e dell’usura. Da qui il delicato intervento di restauro che è stato curato da Carla Molin Pradel, responsabile tecnica del centro di restauro tessile di Opera Laboratori. Un restauro voluto due anni fa da don Dino Arciero, parroco della chiesa di Santa Petronilla, e da un gruppo di appassionati di sport e di storia senese. Un progetto che però sarebbe probabilmente rimasto allo stato di desiderio senza il fattivo sostegno di Opera Laboratori.

 

 

 

 

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