Addio al Pinocchio d'autore, chiude la bottega di Mastro Geppetto

Anche le migliori favole hanno un termine. Se è vero che non c'è un'età per sognare, esiste tuttavia un giorno in cui smettere. Così, ad abbassare tristemente la serranda su un mondo di premure e di meraviglia, è la bottega di Pinocchio: la Bartolucci srl, la fabbrica di burattini artigianali di Belvedere Fogliense a Tavullia. Chiudono i negozi, aperti lustri fa, di via dei Pastini a Roma e di via della Condotta a Firenze, dove c'era una volta il pezzo di legno lavorato più famoso al mondo. Un simbolo amato in ogni continente da grandi e piccini, che purtroppo ha dovuto fare i conti con la crisi dovuta alla lunga emergenza sanitaria. Nei loro suggestivi spazi, in pieno centro storico, sono passate generazioni, tra ricordi e nostalgia di una manifattura fiabesca. Anche Michelle Obama, durante la visita ufficiale nella capitale del presidente Barack, accettò che le figlie andassero a conoscere Pinocchio, e un mese dopo al manager dello store romano arrivò una lettera di ringraziamento con il sigillo della Casa Bianca. Un pezzo di storia se ne va. I due negozi chiuderanno tra pochi giorni, salvo miracoli dell’ultimo minuto. "Mi sono trovato spiazzato – racconta Bartolucci - perché la pandemia ha fermato tutto. Siamo rimasti gli unici a non produrre in Cina sottocosto, facciamo tutto a mano con i nostri operai. Solo così si ottiene l'autenticità di un oggetto, che si sente al tatto, con la levigatura di certe rifiniture". Un esempio di eccellente artigianato made in Italy che però si è scontrato con una difficile situazione davvero imprevista …