20 Maggio 2022
Quando al Festival di Cannes arrivano le dive hollywoodiane il tappeto rosso si illumina. E’ uno dei momenti sacrali della manifestazione che si ripete ogni giorno al calar del tramonto, ovvero la sfilata di star e strarlette davanti al Palais in occasione delle prime visioni dei film in concorso. Ore e ore di preparazione in sala trucco e parrucco, uno stuolo di addette delle migliore maison di moda pronte a vestire le preziose testimonial, decine di pierre sparse in ogni angolo, body guard in stile servizi segreti, ma rispetto ad anni fa si era leggermente persa la misura. E così il red carpet diventava una sorta di promozione personale per blogger, influencer, modelle poco conosciute e soubrette da televisione regionale non da Croisette. La differenza l’abbiamo notata poche ore fa, quando ha fatto la sua comparsa in Costa Azzurra un reale personaggio da copertina, degno dei flash impazziti delle centinaia di fotografi appollaiati ovunque. Non c’è niente da fare, quando il gioco si fa elegante, le vere dive, iniziano a giocare e le simil ‘imbucate’, quelle bellezze di seconda fila o di belle speranze, restano a guardare. Ci voleva Julia Roberts per ristabilire le giuste gerarchie rimettendo al loro posto signorine in cerca di visibilità, però di pochissima sostanza. Direttamente da Los Angeles si è presentata con un tuxedo nero firmato Louis Vuitton, semplice e super glamour allo stesso momento, che ha messo in un angolo tutti i fantasiosi dress code delle colleghe di serie b. C’è chi vuole solo ostentare, non capendo che diventa ridicola, c’è chi cerca un facile ingaggio con il rischio invece di non lavorare mai, senza capire che gli artisti di livello hanno un’anima e non vivono di solo presenzialismo …
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