Welfare Index PMI 2022, welfare contribuisce ad aumento produttività e fatturato: 68% delle PMI supera livello base
Giancarlo Fancel, Country Manager & CEO Generali Italia: "Il welfare aziendale è un fattore strategico per le imprese e una priorità per il Paese"
È stato presentato oggi a Roma il Rapporto Welfare Index PMI 2022 sullo stato del welfare nelle piccole e medie imprese italiane, giunto alla settima edizione. La fotografia sullo stato del welfare nelle PMI italiane si basa su un modello di analisi organizzato in dieci aree: 1) Previdenza e protezione, 2) Salute e assistenza, 3) Conciliazione vita-lavoro, 4) Sostegno economico ai lavoratori, 5) Sviluppo del capitale umano, 6) Sostegno per educazione e cultura, 7) Diritti, diversità, inclusione, 8) Condizioni lavorative e sicurezza, 9) Responsabilità sociale verso consumatori e fornitori, 10) Welfare di comunità.
Oggi il welfare aziendale ha raggiunto un alto livello di maturità e continua a crescere la consapevolezza del ruolo sociale nelle PMI: oltre il 68% delle piccole e medie imprese italiane ha superato il livello base di welfare aziendale. Raddoppia inoltre il numero di PMI con livello molto alto e alto, passando dal 10,3% del 2016 al 24,7% del 2022. Oggi il welfare aziendale non è più solo appannaggio delle grandi imprese, ma anche delle microimprese.
La quota di imprese con livello elevato di welfare è massima (70,7% nel 2022 vs 64,1% nel 2017) tra quelle con oltre 250 addetti e molto rilevante (66,8% vs 59,8% nel 2017) nelle PMI tra 101 e 250 addetti.
Raddoppiano le microimprese (da 6 a 9 addetti) con un livello elevato di welfare che passano dal 7,7% del 2017 al 15,1% del 2022. L'incremento è dovuto in buona parte alla semplificazione delle normative e alle risorse pubbliche stanziate per la protezione sociale, incoraggiando le aziende, anche le più piccole, a impegnarsi a propria volta a sostegno delle famiglie.
Marina Elvira Calderone, Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, ha dichiarato: "Il welfare è un volano in grado di far crescere la produttività, grazie ad un migliore coinvolgimento dei lavoratori nei processi aziendali. Conoscere e accompagnare i bisogni dei dipendenti è quell'attenzione che denota una chiara e precisa volontà di dare al lavoro una dimensione più ampia. Un coinvolgimento che quasi sempre è ripagato da una rinnovata dedizione alla mission aziendale in grado di aumentare efficienza e produttività. In quest'ottica, il welfare diventa un'opportunità per le aziende e per i suoi lavoratori e viceversa".
Giancarlo Fancel, Country Manager & CEO Generali Italia, ha dichiarato: "Il welfare aziendale è un fattore strategico per le imprese e una priorità per il Paese, anche per raggiungere gli obiettivi del PNRR attraverso una partnership tra il settore pubblico e il privato. Oggi il nostro rapporto Welfare Index PMI certifica come chi ha programmi di welfare evoluti ha maggior successo come impresa, investendo, tra gli altri, in Sanità, Formazione e Inclusione Sociale. Le aziende sono in prima linea nel produrre innovazione sociale a fianco delle famiglie e dei territori in cui operano, intercettando i bisogni emergenti, come dimostrano le migliori iniziative sociali delle realtà presenti in questa edizione".
Monacelli, Generali Italia: "Oltre 6mila imprese coinvolte e 3mila intervistate per misurare il livello di welfare in Italia"
Massimo Monacelli, General Manager di Generali Italia, ha affermato a Il Giornale d'Italia:
"Il welfare index è un momento di ascolto e confronto tra le imprese, confederazioni e istituzioni e Generali Italia. Siamo alla settima edizione, 6500 imprese coinvolte e 3000 intervistate nel corso del tempo. Il Welfare Index rappresenta il livello del welfare in Italia nel corso degli anni. Un processo di trasformazione notevole".
Lucini, Generali Italia: "Il 70% delle imprese supera livello base e dimostra maggiore capacità di ripresa post Covid"
Barbara Lucini, Responsabile Country Corporate Social Responsibility di Generali Italia, ha detto a Il Giornale d'Italia:
"Il Welfare Index giunge alla sua settima edizione e continua a monitorare il welfare aziendale italiano con le piccole e medie imprese, l’ossatura portante del sistema produttivo. Il welfare aziendale continua a crescere, fa bene alle imprese e al paese. Ha raggiunto una piena maturità che rende il welfare un fattore determinante di sostenibilità sociale. Le imprese che fanno welfare riescono spontaneamente a coniugare l’impegno dei propri obiettivi economico finanziari con la creazione di valore e impatto sociale nei propri stakeholder. Questo per Generali è quello che significa essere partner di vita".
Farina, Poste Italiane: "Le aziende migliori hanno un sistema di welfare più importante"
VIDEO - Farina, Poste Italiane: "Le aziende migliori hanno un sistema di welfare più importante"
Bianca Maria Farina, presidente di Poste Italiane, ha commentato a Il Giornale d'Italia:
"È stata una manifestazione incredibile che ci ha fatto vedere come i temi del welfare entrano nelle aziende. Abbiamo visto delle crescite incredibili, quello che mi ha colpito è che le aziende migliori hanno un sistema di welfare più importante. C’è una stretta correlazione tra la salute dei dipendenti e il successo dell’azienda.
Tanti premiati, significa tante aziende che hanno capito che bisogna creare valore condiviso con tutti gli stakeholder ad iniziare dai propri dipendenti".
Quest'anno hanno partecipato a Welfare Index PMI oltre 6.500 imprese - triplicate rispetto alla prima edizione di tutti i settori produttivi, di tutte le dimensioni e provenienti da tutta Italia. L'iniziativa è promossa da Generali Italia con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e con la partecipazione delle principali Confederazioni italiane: Confindustria, Confagricoltura, Confartigianato, Confprofessioni e Confcommercio.
I risultati di Welfare Index PMI sono stati illustrati oggi a Roma alla presenza di: Marina Elvira Calderone, Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali; Giancarlo Fancel, Country Manager & Ceo Generali Italia; Massimo Monacelli, General Manager di Generali Italia; Giulio Natalizia, Vice Presidente dei Giovani Imprenditori con delega allo sviluppo dei territori di Confindustria; Sandro Gambuzza, Vice Presidente di Confagricoltura; Fabio Menicacci, Presidente Welfare Insieme di Confartigianato; Marco Natali, Componente di Giunta di Confprofessioni e Presidente di Fondoprofessioni; Marco Abatecola, Responsabile Settore Welfare Pubblico e Privato di Confcommercio Imprese per l'Italia; Barbara Lucini, Responsabile Country Corporate Social Responsibility di Generali Italia; Enea Dallaglio, Partner Innovation Team - Gruppo Cerved.