Israele, le immagini choc dei detenuti palestinesi torturati e umiliati: ammanettati, chinati a terra, trascinati da agenti Idf a volto coperto
Immagini scioccanti documentano abusi e umiliazioni inflitte ai prigionieri palestinesi, mentre Israele continua a negare le violazioni dei diritti umani
Sono state pubblicate immagini choc, istantanee scattate nelle carceri israeliane deputate alla reclusione di prigionieri palestinesi. Prove inconfutabili delle torture, degli abusi e delle umiliazioni che Tel Aviv continua a infliggere, ogni giorno, ai detenuti palestinesi. In tutte le foto, i carcerati sono ammanettati, chinati verso terra, trascinati dagli agenti israeliani, tutti in tenuta antisommossa e col volto coperto.
Israele, le immagini choc dei detenuti palestinesi torturati e umiliati: ammanettati, chinati a terra, trascinati da agenti Idf a volto coperto
Immagini e video trapelati dagli istituti di detenzione israeliani stanno sollevando nuove accuse di tortura e trattamenti disumani nei confronti dei prigionieri palestinesi. Le foto, diffuse da fonti indipendenti e organizzazioni per i diritti umani, mostrano scene di violenza sistematica: detenuti ammanettati, costretti a camminare in fila indiana, piegati in avanti, con la testa bassa, mentre soldati israeliani li spingono, li insultano e li colpiscono.
Molti di loro appaiono scalzi, vestiti con abiti logori e visibilmente denutriti. Alcuni vengono mostrati inginocchiati per ore, altri ammassati in cortili di cemento, sorvegliati da militari armati. Le immagini confermano le denunce di Ong come Addameer e B’Tselem, che da mesi segnalano un peggioramento drammatico delle condizioni di detenzione, con pestaggi, privazione di cibo e cure mediche, isolamento prolungato e umiliazioni quotidiane.
Secondo fonti palestinesi, gli abusi sarebbero aumentati dopo il 7 ottobre, in concomitanza con l’inasprimento delle politiche di sicurezza volute dal ministro della Sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir. Le autorità israeliane respingono le accuse, sostenendo che le misure nelle carceri sono “necessarie per la sicurezza nazionale” e negano l’esistenza di torture sistematiche.
Le immagini, tuttavia, raccontano una realtà difficilmente contestabile. Mentre Israele continua a limitare l’accesso degli osservatori internazionali alle strutture detentive, cresce l’indignazione globale per quello che molti definiscono un regime di punizione collettiva contro i detenuti palestinesi.