04 Giugno 2024
Lo scorso 22 maggio, nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Strozzi Sacrati, sede della presidenza della Regione Toscana, la Lega del Chianti aveva presentato il programma ufficiale della due giorni dedicata alla riunione del Capitolo annuale e le solenni investiture. Tra coloro che hanno ricevuto l'investitura, la Lega del Chianti ha avuto l'onore di accogliere Sigismondo d'Asburgo-Lorena, Arciduca d'Austria, Principe reale di Ungheria e Boemia, Granduca titolare di Toscana e VIII Gran Maestro degli Ordini dinastici del Granducato di Toscana. Pronunciando la "Promessa" il Granduca ha ricevuto l'investitura da parte del Barone Giovanni Ricasoli-Firidolfi, Capitano Generale della Lega del Chianti. Dopo aver indossato l'abito capitolare, il Granduca è stato elevato alla dignità di Legato di Collare. L’antica e nobile Lega del Chianti fu istituita nel XIII secolo dalla Repubblica di Firenze come sodalizio e difesa dei castelli e delle popolazioni del Chianti durante il conflitto tra Firenze e Siena. Dopo l’unificazione della Toscana, la Lega del Chianti divenne l’organismo preposto all’esercizio del potere amministrativo e della giustizia in questo peculiare territorio, organizzato nei Terzieri storici di Radda, Gaiole e Castellina in Chianti. Tali prerogative furono conservate fino all’avvento della dinastia d’Asburgo Lorena quando, nel 1774, per volontà del Granduca Pietro Leopoldo, la Lega del Chianti venne sciolta, nell’ottica di dotare lo Stato di un sistema amministrativo moderno ed uniforme in tutto il Granducato. Nel 1970 i discendenti delle famiglie che avevano fatto parte dell’antica lega militare ed i nuovi proprietari dei principali castelli e tenute chiantigiane, un tempo centro della vita sociale e produttiva del Chianti, pensarono di ridare vita a questo sodalizio trasformandolo in un’istituzione culturale per la valorizzazione e la promozione della Terra del Chianti in Italia e all’estero. In quest’ottica sono stati costituiti durante gli ultimi 50 anni numerosi Pivieri italiani e esteri e sono state attivate relazioni con istituzioni pubbliche e private, associazioni nazionali e federazioni internazioni, al fine di promuoveere l’identità e unicità di questo territorio, con una particolare attenzione al suo patrimonio storico-artistico, alla civiltà campestre ed alla cultura del vino, sintesi della perfetta armonia tra l’uomo ed il territorio, che hanno reso il Chianti famoso nel mondo. Nel 2021, con la riforma del Terzo Settore, la Lega del Chianti è evoluta in APS (Associazione di Promozione Sociale) al fine d’integrare nella sua missione anche attività di valore e ricaduta sociale “nel” e “per” la Terra del Chianti ed i suoi abitanti. In occasione delle Solenni Investiture, la Lega del Chianti è solita conferire le proprie onorificenze e distinzioni, a personalità della società civile, del mondo delle istituzioni, della cultura e delle arti, italiane ed estere, che si sono contraddistinte per il loro legame in favore della Terra del Chianti e della Toscana. Per il 2024 le Dame ad Honorem sono Alessandra Petrucci, Magnifica Rettrice dell’Università di Firenze; Cristina Giachi, Presidente della Commissione Istruzione, Formazione, Beni e Attività Culturali del Consiglio Regionale della Toscana; Maria Grazia Giuffrida, Presidente della Fondazione Istituto degli Innocenti di Firenze. Legati ad Honorem sono: Gennaro Sangiuliano, Ministro della Cultura della Repubblica Italiana; Giovanni Manetti, Presidente del Consorzio Vino Chianti Classico, Piero Antinori, Presidente onorario della Marchesi Antinori spa. La Lega del Chianti, antesignana dei movimenti contemporanei per la sostenibilità ambientale, si è fatta portabandiera di battaglie a difesa del territorio, contro la cementificazione selvaggia o la costruzione d’inceneritori e discariche nell’area chiantigiana, così come di progetti di promozione territoriale, in Italia e all’estero, per far conoscere le risorse naturali e paesaggistiche della Terra del Chianti. Da sempre attenta al patrimonio storico, artistico ed antropologico, la Lega del Chianti si è fatta promotrice di progetti culturali e interventi conservativi, per restituire alle comunità locali e ai turisti la possibilità di fruire di un sempre maggior numero di opere e documenti, attraverso restauri, convegni storici e progetti divulgativi.
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