15 Ottobre 2020
Nel tentativo di assassinio di Navalny sarebbero coinvolte sei persone e un'organizzazione russa. Contro di loro, come ha reso noto il portavoce della Commissione, l'Unione Europea ha adottato sanzioni.
Le sei persone colpite da sanzioni sono tutte stretti collaboratori di Vladimir Putin ritenuti coinvolti nel tentativo di avvelenamento dell'oppositore russo. Tra i loro nomi, pubblicati sulla Gazzetta ufficiale Ue, ci sarebbe anche quello di Evguéni Prigojine, stretto collaboratore di Putin per la questione libica.
Le sanzioni sono state adottate non solo contro i collaboratori di Putin, in particolare contro Andre‹ Yarin, capo della direzione per gli affari interni dell'amministrazione presidenziale, del suo braccio destro Sergue‹ Kirienko, del vice ministro della Difesa Pavel Popov e di altri tre funzionari, ma anche contro l'Istituto scientifico di Stato per la chimica organica e la tecnologia, ritenuto convolto nella produzione dell'agente chimico somministrato a Navalny.
Secondo il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato dalla Tass, le sanzioni che l'Unione Europea ha preso contro la Russia sono una misura "ostile ed illogica" alla quale Mosca risponderà nel modo che "più si adatterà ai propri interessi".
Nel frattempo, secondo quanto riportato sul sito del governo di Londra, il ministro degli Esteri Dominic Raab ha annunciato l'unione della Gran Bretagna all'Ue sulle sanzioni contro sei persone e un'organizzazione russa coinvolte nel tentativo di assassinio di Navalny.
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