01 Ottobre 2020
"Io dico che c'è Putin dietro questo crimine e non ho altra versione di quanto accaduto". Così Alexei Navalny, l'oppositore più critico del capo del Cremlino, in un'intervista a Der Spiegel di cui è stato anticipato qualche estratto diffuso dall'agenzia Reuters. Navalny, dimesso qualche giorno fa dall'ospedale di Berlino dove è stato ricoverato per ben 32 giorni, ha ora accusato apertamente Vladimir Putin di aver pianificato il suo avvelenamento.
Il leader dell'opposizione russa ha confermato l'intenzione di tornare in patria: “Il mio compito ora è rimanere impavido. E io non ho paura".
Il Consiglio europeo "condanna l'attentato ad Alexei Navalny", ribadisce che "l'uso di armi chimiche costituisce una grave violazione del diritto internazionale" e "invita le autorità della Federazione russa a cooperare pienamente con l'Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche per garantire un'indagine internazionale imparziale". E' quanto si legge nella bozza di conclusioni del Consiglio europeo.
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