24 Giugno 2020
La Corte Costituzionale ha deciso: confermato l'aumento dell'importo delle pensioni di invalidità totale. La sentenza tanto attesa è finalmente stata emessa. Tutto è nato con la richiesta dei giudici della Corte di Appello di Torino che hanno sollevato un dubbio di costituzionalità in merito alle somma previste dalla legge per l'invalidità totale, ritenendola “insufficiente a garantire il soddisfacimento delle elementari esigenze di vita”. Alla luce di questa considerazione, i giudici piemontesi sostenevano che gli importi violassero il primo comma dell’articolo 38 della nostra Costituzione, secondo cui “ogni cittadino inabile al lavoro e sprovvisto dei mezzi necessari per vivere ha diritto al mantenimento e all’assistenza sociale”.
"Questo incremento dovrà d’ora in poi essere erogato a tutti gli invalidi civili totali che abbiano compiuto i 18 anni e che non godano, in particolare, di redditi su base annua pari o superiori a 6.713,98 euro" ha spiegato la Consulta precisando i requisiti.
La Corte ha stabilito che la propria pronuncia "non avrà effetto retroattivo e dovrà applicarsi soltanto per il futuro, a partire dal giorno successivo alla pubblicazione della sentenza sulla Gazzetta Ufficiale". Rimane però la possibilità per il legislatore di rimodulare la disciplina delle misure assistenziali vigenti, spiega la Corte, "purché idonee a garantire agli invalidi civili totali l’effettività dei diritti loro riconosciuti dalla Costituzione".
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