30 Novembre 2020
E' giallo sulla morte di Diego Armando Maradona, scomparso lo scorso 25 novembre. Le ultime dichiarazioni dell'avvocatp Rodolfo Baqué, che difende gli interessi dell'infermiera Dahiana Madrid, oggi ha fatto una rivelazione inaspettata. Secondo il legale, due mercoledì fa, il campione sarebbe caduto nella villa in cui si trovava e avrebbe sbattuto la testa sul lato destro. Si tratta del lato opposto a quello dove era stato operato.
"Giorni prima di morire, Maradona è caduto ed ha sbattuto la testa" ha raccontato Baquè. "Non è stato un colpo molto forte - ha aggiunto - ma ha riguardato il lato destro, contrario a quello dell'operazione. Lo hanno fatto rialzare subito. Nessuno ha chiamato una clinica. Forse per scelta dello stesso Maradona. Ma lui non poteva decidere una cosa del genere".
Diego non era "in un luogo appropriato (una villa nel quartiere residenziale 'San Andrés' di Tigre, ndr.)", ha continuato il legale. Non c'era un medico di base" e "la somministrazione dei farmaci era a carico della psichiatra", ha precisato. "Se non fosse stato là - ha commentato Baquè - oggi probabilmente sarebbe ancora vivo". Prima dell'incidente "era stato rinchiuso per tre giorni nella sua stanza, senza neppure guardare la tv. E' arrivato ad avere 115 pulsazioni al minuto, ed il giorno prima di morire ne aveva 109, quando è noto che un paziente con problemi coronarici non può superare le 80 pulsazioni".
Il suo corpo "inviava segnali - ha spiegato ancora l'avvocato - ma lui non è stato assistito con alcun farmaco. Maradona avrebbe potuto farsi ricoverare nella clinica più lussuosa del mondo, ma invece è stato tenuto in un luogo inadatto".
I magistrati stanno ancora indagando sulle cause della morte di Maradona. Ieri sarebbero anche state effettuate perquisizioni nella residenza e nella clinica del medico di fiducia dell'ex calciatore, il neurochirurgo Leopoldo Luque.
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