30 Ottobre 2020
Coronavirus, ristoranti (LaPresse)
Prosegue la protesta del mondo della ristorazione contro l'ultimo Dpcm nei modi più diversi. Il ristorante 'La Locanda' di Donnas ieri sera ha aperto al pubblico accogliendo una quindicina di clienti radunati attraverso canali social. Poco dopo l'inizio della cena sono intervenuti i carabinieri allertati dai vicini. Il titolare del ristorante è stato sanzionato (400 euro) e i clienti sono stati identificati. "La nostra non è stata una semplice provocazione - spiega all'ANSA la titolare Giada Girardi - e nemmeno il cercare di eludere una regola per proprio tornaconto, tant'è vero che la cena è stata gratuita per i convenuti che in uno slancio di generosità hanno lasciato un'offerta. La nostra, invece, è una protesta contro un Dpcm che riteniamo inutile per il contenimento del virus, ma che lede un intero comparto come quello della ristorazione e tutto l'indotto oltre a violare la nostra costituzione che garantisce il diritto al lavoro. Non vogliamo sussidi , ma la dignità di mantenere le nostre famiglie col nostro lavoro".
"Ci siamo confrontati con i carabinieri - racconta uno degli avventori, l'imprenditore Andrea Pigni - in un clima tranquillo e amichevole. Sono venuto a cena perchè credo che in questo periodo, nonostante la legittimità di alcuni provvedimenti, si stiano ledendo dei diritti costituzionali sacri, soprattutto per quanto riguarda le attività e le micro attività che rischiano di non riaprire più. In questo senso, da uomo che lavora, voglio essere al fianco di chi lavora".
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