07 Ottobre 2020
Fonte: lapresse.it
Rivolta nel centro di accoglienza di migranti di viale Cannatello, al Villaggio Mosè di Agrigento. Come riporta l'Ansa, alcuni ospiti hanno appiccato un incendio, aggredito i poliziotti con un lancio di oggetti di ogni genere ferendone tre, prima di allontanarsi nonostante fossero in quarantena.
A denunciarlo è stata la Federazione sindacale della polizia di Stato. "Queste vicende si verificano con una frequenza allarmante, ma invece sono ormai vissute come fossero normali, e questo è inaccettabile", afferma il segretario generale della Fsp Valter Mazzetti, secondo cui "queste strutture che sono bombe ad orologeria sul piano anzitutto sanitario considerata l'emergenza coronavirus, ma anche sociale e dell'ordine e sicurezza pubblica". Si tratta di circa 65 ospiti, per lo più tunisini, che hanno lanciando contro le forze dell'ordine estintori, reti dei letti, parti di finestre mandate in frantumi, pietre e altri oggetti di ogni genere. E' divampato anche un incendio dopo che i migranti hanno dato fuoco ai materassi "tentando di lanciarli addosso ai poliziotti", continua la sigla sindacale. Alcuni sono riusciti ad allontanarsi dal centro dove erano sottoposti alla quarantena. I feriti sono tre agenti del Reparto mobile di Palermo. "Praticamente ovunque, in queste strutture – conclude Mazzetti – i migranti rifiutano di rimanere in quarantena. Le rivolte e le fughe di massa sono continue, e noi non siamo numericamente in grado di affrontarle, né abbiamo protocolli chiari in tal senso. Rischiamo sistematicamente il massacro, mentre vengono commessi reati gravissimi".
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