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Scuole al via in alcune Regioni, tanti ancora i nodi da sciogliere

07 Settembre 2020

Scuole al via in alcune Regioni, tanti ancora i nodi da sciogliere

La partenza ufficiale delle scuole è prevista per il 14 settembre. In alcune scuole perà la prima campanella è già suonata. E' il caso ad esempio dell'Alto Adige dove il ritorno in classe degli studenti è stato anticipato di una settimana. Prevista anche l’apertura delle scuole dell’infanzia, anche se alcune hanno posticipato l’avvio per motivi organizzativi e strutturali. Tanti ancora i nodi da sciogliere, dall'utilizzo delle mascherine in classe, ai banchi a rotelle, alla misurazione della temperatura corporea. In difficoltà i genitori. Molti di questi hanno ripreso l'attività lavorativa dopo mesi di fermo o di smartworking e non sanno a chi lasciare i figli qualora dovessero risultare positivi al coronavirus.

Oggi il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, firmerà il nuovo Dpcm che prolunga al 30 settembre le misure anti-Covid. Quanto al trasporto locale, le nuove regole stabiliscono che "la capienza di autobus, metropolitane e treni regionali potrà arrivare all'80% dei posti per i passeggeri, se saranno garantiti efficaci sistemi di aerazione e ricambio dell'aria". Un’estensione ritenuta necessaria in vista della prossima riapertura delle scuole: è già previsto che gli scuolabus potranno viaggiare pieni ma solo se la permanenza a bordo dei ragazzi non supererà i 15 minuti.

Per quanto riguarda le mascherine è stabilito che gli studenti con età superiore ai 6 anni dovranno indossare la mascherina al momento della salita sul mezzo, a meno che non sia possibile l’allineamento degli alunni su posti singoli escludendo così il posizionamento “a faccia a faccia”. Mentre in classe tutti gli studenti che hanno più di 6 anni dovranno indossare la mascherina sempre salvo in momenti di staticità.

Scuola, Azzolina: 'Nuovi banchi entro ottobre, critiche ingiuste'

"Tutti i nuovi banchi, 2,4 milioni, saranno consegnati entro fine ottobre. Trovo molto ingiuste le critiche sui presunti ritardi, perchè abbiamo fatto un lavoro enorme che non era stato fatto nei venti anni precedenti". Lo ha detto la ministra dell'Istruzione, Lucia Azzolina, ad "Agorà" su Raitre.

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