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Carceri, Gratteri: 'Troppi telefonini. Bisogna prevenire i rischi'

22 Giugno 2020

Carceri, Gratteri: 'Troppi telefonini. Bisogna prevenire i rischi'

Nicola Gratteri (foto LaPresse)

"Le carceri italiane sono piene di telefonini: in una riunione importante, in cui ero la persona più piccola, ho proposto di mettere un inibitore del segnale ma mi è stato chiesto 'come comunica la polizia penitenziaria?' Ma la polizia penitenziaria deve comunicare con il direttore, con l'ufficio matricola e con il comandante e può farlo attraverso il telefono, come 30 anni fa". Così Nicola Gratteri, procuratore di Catanzaro, ad "Agorà" su Raitre. "A me pare strano che una mattina alle 10 al carcere di Modena e al carcere di Foggia si ricordano e fanno una rivolta. Le cose bisogna prevenirle - sottolinea - e questo suggerimento mi ero permesso di darlo a gennaio, prima delle rivolte".

Quanto alle scarcerazioni favorite dalla circolare anti Covid del Dap, "con il senno di poi penso che con la mia riforma si sarebbero evitate. La mia riforma era basata sostanzialmente sulla informatizzazione che abbatte i tempi e i costi - afferma Gratteri - ma l'unica cosa passata è stata il 'processo a distanza', che comporta un risparmio di 70 milioni di euro l'anno e azzera pericolo di fuga: però solo contro questo articolo le Camere penali hanno fatto 5 giorni di sciopero, immaginate se ne fossero stati approvati 30 o 40".

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