03 Giugno 2020
fine lockdown (LaPresse)
Stop al lockdown. Da oggi, 3 giugno, l'Italia riapre senza "condizioni" e si può ricominciare a circolare liberamente fra le regioni senza obbligo di autocertificazione. I cittadini dell'area Schengen e della Gran Bretagna potranno venire nel nostro paese senza obbligo di quarantena e senza altre restrizioni. Rimangono però le regole previste per impedire la diffusione dei contagi: divieto di assembramento, mantenimento della distanza interpersonale e uso della mascherina nei luoghi chiusi. "Oggi sembra una conquista, ma ce l'abbiamo fatta con il sacrificio di tutti e senza dimenticare le vittime e gli operatori sanitari che hanno lavorato in modo incredibile". Così il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia.
"Da un lato c'è la felicità nel vedere che le nostre città si stanno ripopolando - sottolinea Boccia - ma dall'altro c'è il senso di responsabilità che noi rappresentanti delle istituzioni dobbiamo avere e chiedere". Il Ministro invita tutti a rispettare le regole e non abbassare la guardia, perche è i costi pagati finora al virus "sono stati altissimi" e non ci si possono permettere errori.
Il virus infatti non è ancora scomparso, come dimostrano i numeri di ieri. Se da un lato è calato il bilancio delle vittime (ieri 55, numero più basso da marzo), dall'altro i contagi sono tornati a salire. I nuovi casi segnalati ieri sono stati infatti 318, mentre il giorno prima erano scesi a 178. Mentre 8 regioni, Puglia, Trentino Alto Adige, Umbria, Sardegna, Valle d'Aosta, Calabria, Molise e Basilicata, non hanno nuovi contagiati e altre sette ne hanno meno di dieci, la Lombardia, il Piemonte e la Liguria insieme ne hanno 259 su 318, l'81,4% del totale. La Lombardia, da sola, ha registrato il 58,8% dei nuovi contagi totali.
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