Ostia, colpo al clan Spada: confisca di beni per 18 milioni di euro

Colpo al clan mafioso Spada di Ostia: confisca dei bene per 18 milioni di euro

La Guardia di Finanza sta eseguendo la confisca del patrimonio del clan Spada di Ostia. Il provvedimento è stato emesso dalla sezione misure di prevenzione del Tribunale di Rima ed ha ad oggetto la confisca di beni mobili ed immobili per un totale di 18 milioni di euro.

L’indagine, che ha preso le mosse dalle note operazioni di polizia ‘Eclissi’ e ‘Sub Urbe’, ha portato gli agenti a ricostruire l’intero patrimonio del clan mafioso, accumulato nel corso degli anni. Patrimonio che secondo gli investigatori sarebbe stato creato con estorsioni, traffico di droga e usura. Gli uomini del Gico del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Capitale hanno ricostruito le ricchezze illecitamente accumulate dagli esponenti di spicco del clan: il capo Carmine Spada alias Romoletto, 53 anni, Ottavio Spada, 57 anni, Armando Spada, 53 anni, Roberto Spada, 45 anni, e Claudio Galatioto, 69 anni.

Fra i beni confiscati vi sono 19 società, due ditte individuali e 6 associazioni sportive e culturali di Ostia, operanti in diversi settori, bar, palestre, scuole di danza, sale slot, gestione di forni, distributori di carburanti, il commercio di autovetture e edilizia. Tra le società confiscate c'è anche la 'FemusBoxe' che gestiva la palestra di Ostia dove, nel 2017, Roberto Spada aggredì il giornalista della Rai Daniele Piervincenzi e fu condannato per lesioni aggravate dal metodo mafioso. Sono poi stati confiscati anche 2 immobili a Ostia e Ardea, 13 automezzi e disponibilità finanziarie su rapporti bancari e postali.