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Non solo tormentoni, Alvaro Soler fa ballare e riflettere con El Camino

"Mi sento vittima del mondo digitale e degli algoritmi"

01 Ottobre 2025

Milano, 1 ott. (askanews) - È stato il re dei tormentoni estivi e solari, a 10 anni dal trionfo con brani come Sofia e El mismo sol, Alvaro Soler torna con un album più cantautorale, ma non per questo con meno energia. El Camino è un viaggio con tinte diverse anche inaspettate e coinvolgenti.

"Questo album ha diverse fasi, è tutta una storia. Inizia con un sacco di energia, con emozioni già conosciute di Alvaro Soler, al centro cambia con un mondo più introspettivo in cui racconto le cose che penso ma che non avevo avuto il coraggio di dire e di condividere, è un album molto personale che bisogna ascoltare traccia per traccia dalla 1 alla 16 senza fare shuffle"

Il singolo Apàgame invita tutti, ma soprattutto i più giovani a riflettere sul nostro rapporto con il mondo digitale e a spegnere ogni tanto il telefono.

"Io parlo del fatto di usare la tecnologia in modo responsabile, per noi stessi. Anche io sto facendo questo percorso, sono nato nell'era digitale con internet, ho vissuto tutto questo e mi sento anche vittima del mondo digitale, di Instagram e degli algoritmi. È sempre più difficile distinguere le cose che sono reali da quelle che non lo sono anche a causa dell'intelligenza artificiale".

Per questo Alvaro Soler consiglia non solo a mettere giù ogni tanto i device, ma invita anche a riscoprire la bellezza del silenzio, della natura e persino della noia dimostrando di saper andare oltre il pop commerciale e saper affrontare con musiche orecchiabili temi rilevanti. Con la sua profondità emotiva punta ad arrivare a un pubblico più vasto, anche se ci sono delle difficoltà.

"Con il covid la musica in ogni paese è diventata più nazionale, per me si è chiusa un po' una porta mai io ho continuato a fare musica. Alcune canzoni non sono arrivate tanto, ma il mondo della musica è così. In Italia per la musica spagnola è un momento difficile, è tutto molto italiano o molto inglese, in ogni paese è così, ci sono alti e bassi, ma Alvaro Soler rimarra sempre, però dipende dal momento".

Da sempre molto legato al nostro paese, sta progettando di passare in Italia con il suo tour nel 2026 per condividere col pubblico il suo viaggio stilistico, umano e spirituale, senza rinunciare a far ballare.

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