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Gabriele Muccino: “Monica Vitti, amata da chi amava il cinema, emulata da chi voleva fare cinema“

Presso gli Studios Ponti - De Laurentiis, dove recitavano De Sica e Totò, il premio Vitti, evento dedicato a Monica Vitti promosso da Emy Show Group

02 Dicembre 2023

A Roma, presso gli ex Studios Ponti - De  Laurentiis, dove recitavano De Sica e Totò, si è tenuto il premio Vitti, l’evento dedicato a Monica Vitti, promosso da Emy Show Group, nelle persone di Guido Faro ed Eleonora Canuti. Tra i premiati, che hanno ricevuto una pellicola cinematografica laminata in oro 24 karati, realizzata dagli orafi calabresi Spadafora, nomi del calibro di Gabriele Muccino o Francesco Pannofino, Lina Sastri, Laura Chiatti e Leo Gullotta.
Alla serata anche gli omaggi del mondo dello spettacolo: da Paola Cortellesi a Valerio Mastandrea, Maria Grazia Cucinotta, Enrico Vanzina, Giuliano Sangiorgi, Paolo Virzì, Pupi Avati, cui si è aggiunto anche Roberto Gualtieri, sindaco di Roma. Gabriele Muccino, regista e sceneggiatore, ha rilasciato un'intervista a Il Giornale d'Italia:

“È facile essere retorici in questi momenti, Monica Vitti è stata amata da chi amava il cinema, poi è stata emulata, da chi voleva fare cinema.

Ha segnato un percorso talmente forte ed unico, che poi, chi ha fatto cinema, ha cercato quei personaggi, quelle impressioni, quelle esplosioni, quel dramma quella commedia, che si fondevano in questo modo.

Io, facendo cinema, forse inconsciamente, o, forse, consciamente, ho anche cercato personaggi che avessero questo potenziale.

Quella magia, di quel periodo del cinema italiano, è dovuto a una serie di fattori che si erano concatenati, enormi factory in cui i talenti, nella produzione, nella scrittura, nella regia, nel parco degli attori, erano tutti alla stessa temperatura, quindi erano pronti ad entrare in scena con lo stesso vigore, forza, urgenza. Questo ha generato un cinema , un grande cinema, anche molto vario, che andava dal neorealismo alla commedia, al dramma esistenziale, all’indagine, anche, socio politica. È stato unico, è stata la seconda industria nel mondo dopo Hollywood, per 30 - 40 anni, e Monica Vitti ha segnato gran parte di questi anni, con la sua grandissima capacità di essere al centro della luminosità che la avvolgeva.

Simile a lei nel presente non ne vedo, perché non c’è stato più niente di così unico. Questa è la forza di essere una diva ed esserlo per sempre. Non ci saranno emulazioni, ci saranno nuove dive, speriamo.

Il premio, una pellicola cinematografica laminata in oro 24 karati, realizzato da GBS Spadafora, gli orafi calabresi, che hanno al loro attivo tanti premi nazionali, come quello della Mostra del Cinema di Venezia, il premio Mia Martini, le creazioni destinate a premi Oscar come Russell Crowe, Roberto Benigni, le opere sacre consegnate a diversi papi. 

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