12 Ottobre 2022
When a man loves a woman, un classico della canzone d'amore sulla voce di Percy Sledge, affronta i classici problemi della relazione uomo-donna. Modello di relazione oggi ovviamente superato: e se si parlasse di relazioni gay? Se ci fosse di mezzo una persona trans, o comunque che non si identifica in nessuno dei due generi? Se volesse usare pronomi diversi da "lui", "lei"? Il comico svedese Thomas Järvheden, ben conscio di queste serissime problematiche, ha riscritto completamente la canzone, secondo le rigide e infallibili regole del linguaggio "inclusivo" e gender fluid. Il risultato è esalirante.
Insomma, bisogna stare attenti ai pronomi: he, his e she, her non vanno più bene, perché riflettono una concezione binaria dell'identità di genere. Bisogna essere inclusivi utilizzando zhe, zhir, pronome inventato ad hoc dai teorici dell'inclusività proprio per queste situazioni ambigue.
Bisogna poi stare attenti a non presupporre il genere dell'interlocutore. Baby riflette una tendenza a femminilizzare: meglio usare un flessibile e generico: person. Così romantico!
La parodia di Thomas Järvheden riesce nell'impresa di fare ridere in modo bonario, senza offendere nessuno e senza polemica: semplicemente, fa emergere il ridicolo intrinseco in certe mode contemporanee. Buon ascolto!
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