11 Marzo 2025
Milano, 11 marzo 2025. Oggi alla Merlata Bloom si è svolto il Convegno di Confimprese Retail & Sostenibilità, con la partecipazione di relatori che hanno affrontato il tema da diverse prospettive fornendo interessanti spunti di riflessione, la giornata è stata condotta dalla giornalista economico-finanziaria Giulia Piscina. Sul palco si sono succeduti fra gli altri: Elena Grandi, Assessora all’Ambiente e Verde Comune di Milano, Monica Salvestrin Brogi, Consigliere delegato Confimprese e Founder NAU!, Massimo Leonardo, Partner PwC, Andrea Alemanno, Partner IPSOS, Roberto Bezzi, Presidente San Patrignano Società Agricola, Giorgio Leggieri, Direttore Casa di Reclusione di Milano-Bollate.
Son stati anche presentati i risultati della ricerca Trend di sostenibilità nel retail condotta da Global Strategy: nel corso del 2024 hanno introdotto soluzioni di efficientamento energetico la totalità degli operatori della ristorazione, il 93% di abbigliamento-accessori e il 92% di altro retail (casa-arredo, entertainment, ottica, servizi, elettronica di consumo). Il Presidente Mario Resca, presidente Confimprese ha commentato: “In realtà, la sostenibilità non è solo un obbligo strategico per il retail, ma ha anche un valore etico e sociale. In questo senso Confimprese ha intrapreso un percorso di inclusione lavorativa grazie agli accordi con UNHCR per l’accoglienza dei rifugiati e all’avvio di esperienze di collaborazione tra imprese, Casa di reclusione Milano-Bollate e San Patrignano.”
Mentre l’Avv. Cammarata (Trifirò & Partners) ha parlato dell’inclusione delle persone con disabilità nel mondo del lavoro ed ha dichiarato al Giornale d’Italia: “La legge n. 68 del 1999 a mio parere potrebbe essere applicata meglio, perché ci sono ancora troppi imprenditori che cercano di evitare l'assunzione magari con convenzioni, come dire pago per non assumere, in realtà ci sono delle modalità che non sono prese in considerazione, innanzitutto l’assunzione diretta dei lavoratori con una scelta mirata all’interno di un elenco, oppure la possibilità di affidare degli appalti alle cooperative cosiddette di tipo B, che sono cooperative sociali nate per dare lavoro alle persone disabili, o con difficoltà nell’inserimento come ex detenuti.”
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