Marullo di Condojanni (Angelini): "Salute mentale minata dalla pandemia, riportare chimica di base in Europa, autonomia differenziata un'opportunità"

Sergio Marullo di Condojanni, Vice Presidente e Amministratore Delegato di Angelini Industries, in occasione del Forum in Masseria 2024 organizzato da Bruno Vespa, ha dichiarato a Il Giornale d'Italia:

"Il tema della salute mentale è emerso con sempre più chiarezza dopo il Covid. I pazienti che cercano aiuto aumentano purtroppo anche per lo stile di vita sempre più legato ai social media. Siamo al punto che di fatto c'è molta più consapevolezza, i progressi sono significativi e anche il sistema sanitario inizia a occuparsene in maniera sempre più attenta."

Quali sono i principali effetti che sono derivati dal periodo del Covid, in particolare dal lockdown e successivi obblighi?

"La chiusura e l'isolamento, ovviamente, hanno determinato che molte persone hanno slatentizzato le patologie legate alla salute mentale che magari prima con le interazioni sociali venivano tenute sotto controllo. Oggi si tratta di un tema ancora più rilevante al quale bisogna prestare molta attenzione."

Quali sono le azioni che si possono portare avanti?

"Innanzitutto iniziative di carattere culturale. Potrebbe sembrare banale, ma in realtà la prima cosa da fare è far capire ai pazienti che hanno dei disturbi per i quali, già ai primi segni, è opportuno curarsi e chiedere aiuto."

È stato toccato il tema dei principi attivi prodotti prevalentemente in India e Cina. Cosa deve fare l'Europa per riportarli a casa?

"In primo luogo bisogna assumere consapevolezza del fatto che è un tema molto rilevante, per troppo tempo trascurato. In secondo luogo, non si può negare che sarebbero molto importanti degli incentivi che possano consentire di riportare la chimica di base in Europa. Ci stiamo riferendo alla chimica che, proprio perché ha poca marginalità e poco profitto, richiede un'azione sinergica tra privato e pubblico."

L'autonomia differenziata può essere vista più come un'opportunità o una minaccia?

"Da questo punto di vista in sanità abbiamo già, con il regionalismo, la differenziazione tra Regioni. Pertanto direi che, come tutte le cose, può essere un'opportunità se ognuno fa correttamente la propria parte."