29 Settembre 2022
Piero Ercoli, Svp Decarbonization Projects Snam, in occasione dell'Italian Energy Summit, ha dichiarato a Il Giornale d'Italia:
"Come Snam noi siamo stati pionieri dell'idrogeno e continuiamo a investire fortemente nell'ottica della decarbonizzazione, a luglio sono diventato responsabile di questa nuova unità che mette insieme sia tutti i progetti sull'idrogeno sia i rigetti sulla carbon capture and sequestration, che fondamentalmente sono le tecnologie che vedono un po' tutti come le tecnologie chiave per decarbonizzare i settori del trasporto pesante, marittimo, aviazione.
Direi che da un punto di vista pratico, noi stiamo lavorando su diversi fronti, quello di rendere le reti pronte al blending, pensiamo che un blending al 5% sia raggiungibile, e questa è anche l'intenzione a livello di UE, che permetterebbe una decarbonizzazione orizzontale, senza cambiare gli asset a casa dei clienti. Dall'altra parte stiamo pensando a un percorso più lungo di repurpose delle nostre pipeline e quindi di riutilizzare quello che abbiamo costruito, per magari dedicare una linea, intorno al 2030 per il trasporto di idrogeno.
L'Italia è in una posizione strategica ideale, anche - e soprattutto - in questo nuove scenario, in cui può sfruttare sia le risorse indigene che si trovano in tutto il Sud Italia e anche le risorse che si trovano in Nord Africa per creare un corridoio, una backbone. Tanto è vero che anche l'Europa ha identificato questa backbone come uno dei corridoi strategici da sviluppare in futuro. Noi stiamo lavorando anche in partnership con ENI per l'acquisizione del gasdotto TTPC TMPC, poi avremo i vari tratti che ci portano ad alimentare il nostro Paese in primis e giocare un ruolo importante anche a livello di Unione Europea".
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