03 Dicembre 2024
I vaccini a mRNA contro il Covid anche nelle versioni più aggiornate hanno una ridotta efficacia. Anzi, risultano dannosi, l'antigene Spike prodotto in elevate quantità da questi preparati può causare danni in termini di autoimmunità e risvegliare tumori dormienti o indurli ex novo o ancora favorire patologie infiammatorie croniche, oltre a miocarditi e pericarditi, ormai certe ("autostrada già aperta").
Queste sono solo alcune delle conclusioni a cui è giunto uno studio scientifico condotto dal Centro per la Salute Globale dell'Istituto Superiore di Sanità, guidato dal dottor Maurizio Federico, virologo e biologo.
Lo studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica MDP ed è finanziato dal Ministero della Salute che, solo fino a quattro anni, fa imponeva di fatto il vaccino Covid alla popolazione. L'mRNA nel vaccino e la proteina Spike sono state trovate in circolo in diversi organi anche a distanza di giorni dall'inoculazione, producendo possibili danni o rischi per l'organismo umano.
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